In Sardegna si trova l’ultima gualchiera funzionante d’Europa, con cui si lavorava l’orbace

La gualchiera di Tiana, ora restaurata e rimessa in funzione, è diventata un museo animato, dove i visitatori possono immergersi nella storia della produzione tessile sarda e assistere al processo di lavorazione dell'orbace.
Tiana, un piccolo borgo della Barbagia, racchiude in sé un pezzo prezioso della storia tessile dell’isola (e non solo). Qui si trova l’unica gualchiera ancora funzionante in Europa, un’antica struttura dedicata alla lavorazione dell’orbace, un tessuto tradizionale sardo. In sardo viene chiamata “sa cracchera”.
L’orbace, ottenuto attraverso un processo di infeltrimento della lana, era un materiale ruvido ma estremamente resistente, utilizzato per la produzione di abbigliamento tradizionale, particolarmente apprezzato per la sua capacità di resistere alle intemperie e alle abrasioni.
La gualchiera di Tiana, situata lungo il corso del Rio Tino, era parte integrante di un complesso sistema produttivo che coinvolgeva diverse comunità sarde. Durante tutto l’anno, venivano portate in paese le lane tessute da donne provenienti da varie regioni dell’isola, per essere lavorate nella gualchiera e trasformate in orbace.
Originariamente, lungo il corso del fiume Tino, si trovavano numerose gualchiere in funzione, il cui incessante lavoro generava un rumore costante nel paese. Tuttavia, con il passare del tempo e l’avvento della produzione tessile industriale, queste antiche strutture hanno cessato la loro attività, fino a ridursi a poche.
La gualchiera di Tiana, ora restaurata e rimessa in funzione, è diventata un museo animato, dove i visitatori possono immergersi nella storia della produzione tessile sarda e assistere al processo di lavorazione dell’orbace. Grazie all’impegno delle istituzioni locali, è stata preservata come patrimonio culturale e turistico, contribuendo a mantenere viva la memoria della comunità.
Per garantire il funzionamento dell’impianto anche durante i periodi di ridotta portata d’acqua del fiume, è stato creato un laghetto artificiale a monte della gualchiera, dimostrando l’importanza attribuita alla conservazione di questa preziosa testimonianza del passato industriale della Sardegna.

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