Per centinaia di migliaia di sardi è proprio la lingua autoctona ad essere considerata tale in luogo della lingua italiana.

Conoscete il primo testo in lingua volgare sarda di cui si abbia notizia?

Si tratta della Carta di Nicita, un documento che attesta la donazione da parte del Giudice Barisone I di Torres delle chiese di Santa Maria de Bubalis e Sant’Elia di Montesanto, due Chiese situate nel territorio di Siligo, all’Abbazia di Montecassino.

Il documento è considerato la prima attestazione scritta in cui compaiono elementi attribuibili a una lingua volgare sarda, un idioma di evoluzione popolare derivato direttamente dal latino e parlato dagli abitanti della Sardegna.

Una strada che si è trasformata in una discarica a cielo aperto. Stiamo parlando della SP 27, che collega Tortolì a Villagrande, oggi ridotta a una triste cartolina del degrado.

Chiunque la percorra – residenti, pendolari, turisti – non può fare a meno di notare cumuli di rifiuti abbandonati ai margini dell’asfalto: sacchi neri stracolmi, resti di mobili, vecchi elettrodomestici, plastica di ogni tipo, persino pneumatici. Non si tratta di episodi isolati, ma di una vera e propria abitudine incivile che si consuma da anni sotto gli occhi impotenti di chi abita nei paraggi.

I rifiuti sulla SP 27

A segnalare la situazione sono stati alcuni cittadini esasperati, stanchi di convivere con un problema che non conosce tregua. “È una discarica che si rinnova ogni settimana – racconta un residente – e nessuno sembra intervenire. D’estate, con l’aumento del traffico, peggiora tutto”.

L’abbandono selvaggio dei rifiuti lungo la Strada Provinciale 27 non è solo un pugno nell’occhio, ma rappresenta anche un rischio per l’ambiente e per la sicurezza stradale. I sacchi ammassati a ridosso della carreggiata diventano un ostacolo per chi transita e nei mesi più caldi aumenta anche il rischio di incendi: la vegetazione secca e i rifiuti infiammabili creano un pericoloso mix.

Dov’è il controllo? È la domanda che si pongono in molti. I residenti invocano l’installazione di telecamere nei punti più critici, sanzioni più severe per i trasgressori e una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. “Siamo stanchi dell’inciviltà di pochi che danneggiano l’immagine e la salute di tutto il territorio. Servono interventi concreti, ma anche educazione e senso civico”, affermano i residenti.

I rifiuti sulla SP 27

I rifiuti sulla SP 27

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