Conoscete “Sa Trizza”? Scopriamo insieme la Treccia, perla casearia del Montiferru

Gli ingredienti semplici ma autentici, come il latte di vacca e il caglio liquido di vitello, si fondono in un connubio di sapori che caratterizzano la Trizza.
Nel cuore della Sardegna, nella regione storica del Montiferru, tra antiche tradizioni casearie e un paesaggio intriso di storia, nasce la Trizza, un formaggio fresco e fragrante che incanta i palati con la sua consistenza morbida e il suo sapore unico.
La produzione di questo prelibato formaggio inizia con un latte di vacca, prelevato da razza Sardo-Modicana, che conferisce al prodotto caratteristiche uniche. La magia inizia con la coagulazione del latte a 32°C, attraverso l’uso di caglio liquido di vitello e il prezioso contributo di siero innesto proveniente dalla caseificazione precedente.
Dopo un’attesa paziente di 20-30 minuti, la cagliata è pronta per essere delicatamente rotta a grano di cece, segnando l’inizio di una fase di maturazione che oscilla tra le 18 e le 24 ore. La pasta, plasmata manualmente in forme di treccia, subisce poi il test di filatura su fiamma, dove il maestro caseario valuta la sua elasticità attraverso brevi intervalli di prelievo e un tocco di fiamma.
La Trizza, dalla pezzatura di circa 1-2 kg, abbraccia il suo ultimo passo prima di essere gustata: un breve bagno in salamoia, seguito da un periodo di asciugatura su panni, graticci di canne o legno per circa due giorni. La freschezza della Trizza, da consumare entro i 3 giorni dalla produzione, la rende un’eccellenza gastronomica senza eguali.
La storia della Trizza si intreccia con l’antichità, e l’autorevole studioso sardo Felice Cherchi Paba suggerisce che il termine stesso abbia radici nel Greco Thiriccas del periodo Sardo-Bizantino. Le ultime settimane della Quaresima erano chiamate “settimane Thirine”, un’usanza alimentare che si è trasformata nel tesoro caseario che conosciamo oggi.
Gli ingredienti semplici ma autentici, come il latte di vacca e il caglio liquido di vitello, si fondono in un connubio di sapori che caratterizzano la Trizza. La sua versatilità la rende ideale per arricchire taglieri di formaggi freschi e stagionati o per brillare come protagonista in antipasti e aperitivi insieme a selezioni di salumi sardi.
[FOTO E INFO: LAORE/SARDEGNA AGRICOLTURA]

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