Sei-sei, Coi pira, Mammadriga: e voi come chiamavate da bambini il cerambice della quercia?

Nelle varie zone dell'Isola, questo particolare insetto dal colore nero intenso, è conosciuto con vari nomi: "Corrittolu", "Sei-sei", "Brohà", "Currantolu", "Mammadriga", "Coipira".
canale WhatsApp
Nelle varie zone dell’Isola, questo particolare insetto dal colore nero intenso, è conosciuto con vari nomi: “Corrittolu”, “Sei-sei”, “Brohà”, “Currantolu”, “Mammadriga”, “Coipira”. E nella vostra zona come lo chiamate?
In italiano si chiama Cerambice della quercia e viene definito un “ingegnere” dell’ecosistema, in quanto è in grado di creare le condizioni di particolari habitat. Inoltre è una specie “ombrello”, visto che la sua conservazione consente la sopravvivenza di altre specie rare legate agli alberi. La Comunità Europea con la Direttiva Habitat tutela questo insetto, vietandone la cattura o l’uccisione. In passato la specie è stata considerata dannosa, a causa del fatto che le larve della specie divorano il legno, spesso causando danni all’albero ospite. Ma solitamente si tratta di esemplari arborei già malati, perchè raramente attacca piante sane.
Si nutre di linfa e qualche frutto, poco distante dall’albero in cui è sviluppato. Il suo habitat sono soprattutto i boschi di quercia. I maschi adulti si scontrano in dure lotte per il possesso della femmina, e capita che vari esemplari riportino mutilazioni alle zampe o alle antenne. Nelle foto, gentilmente concesse da Sergio Murgia, un esemplare fotografato a Seui.

© RIPRODUZIONE RISERVATA