In occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, che si celebra oggi, l’Associazione Allevatori della Regione Sardegna ricorda che l’Isola è una terra di biodiversità zootecniche poiché può annoverare ben 12 razze autoctone.

Tra queste, tre bovine (Sarda, Bruno-Sarda, Sarda-Modicana), due ovine (Sarda e Nera di Arbus), due caprine (Sarda e Sarda primitiva), una suina (Sarda), due equine (Giara e Sarcidano) e due asinine (Sardo e Asinara).

Secondo i dati dell’Aars, la consistenza media in Sardegna del bovino razza Sarda è pari a 25.993 capi, per il bovino razza Bruno Sardo pari a 34.073 capi e per il bovino razza Sardo Modicano con 2.253 capi. Riguardo i capi ovini, quelli di razza Sarda sono 2.500.000, quelli di razza Nera di Arbus 9.316 capi, mentre per le capre di razza Sarda sono 13.299 e quelle di razza Sarda primitiva 7.954.

I maiali di razza Sarda sono 390, i cavallini della Giara sono 542, mentre il Cavallo del Sarcidano è presente con 102 capi. Infine sono 380 gli asini dell’Asinara e 2.980 i capi di Asino Sardo.

Tempio Pausania, il dolore per la prematura scomparsa dell’insegnante Eleonora Baltolu.

Tempio Pausania è avvolta dal dolore per la prematura scomparsa di Eleonora Baltolu, una stimata insegnante di soli 40 anni. La città, profondamente colpita dalla notizia, si unisce in un caloroso abbraccio alla famiglia della giovane docente, venuta a mancare dopo una breve malattia. Eleonora, che insegnava presso il Liceo Dettori-De André, ha lasciato un segno indelebile nel cuore di studenti, colleghi e di chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerla.

L’annuncio della sua scomparsa è stato dato proprio dall’istituto scolastico, che ha deciso di rinviare l’open day previsto per oggi al 21 gennaio, in segno di lutto e rispetto per una figura che ha rappresentato molto per la comunità scolastica. Le parole di cordoglio e ricordo si moltiplicano sui social, dove ex studenti e amici condividono aneddoti e pensieri affettuosi, rievocando l’energia, la passione e la dedizione che Eleonora metteva nel suo lavoro e nei rapporti umani.

Eleonora Baltolu era nota non solo per il suo ruolo al Liceo Dettori-De André, ma anche per il contributo dato in passato al Liceo Gramsci di Olbia e alla biblioteca di Bulzi. In entrambi i contesti, aveva saputo conquistare la stima e l’affetto di chi l’ha incontrata, grazie alla sua professionalità e al suo spirito generoso. Le testimonianze di chi la ricorda dipingono l’immagine di una persona speciale, capace di ispirare e motivare, sempre pronta ad ascoltare e a sostenere.

La comunità di Tempio, insieme a quella scolastica e culturale del territorio, si stringe ora nel ricordo di una donna che, con il suo esempio, ha saputo arricchire la vita di tante persone. Eleonora lascia un vuoto immenso, ma anche un’eredità fatta di valori, passione per l’insegnamento e amore per la cultura, che continueranno a vivere nei cuori di chi l’ha conosciuta.

“È sempre difficile raccontare con le parole ciò che non si sarebbe mai voluto dire. Soprattutto quando queste non possono essere che insufficienti per raccontare la bella persona che per la nostra scuola è stata la professoressa Eleonora Baltolu. Conoscerla e ammirarne la professionalità è stato un privilegio. Così è stato anche per chi ne aveva già scoperto e apprezzato le qualità, umane e intellettuali, negli anni in cui, brillante studentessa del Linguistico, aveva frequentato il liceo Dettori, scuola che negli anni, dopo la laurea, sarebbe diventata la sua seconda casa. Custodiremo il ricordo del suo sorriso gentile e testimonieremo la sua appassionata dedizione all’insegnamento che ha svolto sempre con generosità e straordinaria capacità di ascolto dei suoi studenti”.

Questa la nota nota del Liceo Dettori di Tempio.