Crisi idrica, alta tensione a Siniscola: consigliere viola l’ordinanza di divieto e spara in aria. La replica: “Amareggiati”
Dopo l'atto violento è fuggito. Ora è ricercato dalle forze dell'ordine.
Alta tensione a Siniscola per la situazione critica dei bacini idrici.
Un consigliere comunale di 40 anni, di professione agricoltore, volendo contestare un’ordinanza del sindaco che ha dovuto porre il divieto di utilizzo di acqua per usi extradomestici (irrigui inclusi), ha deciso di violare il provvedimento. I dipendenti del Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale lo hanno multato e così lui ha deciso di presentarsi in sede in preda a tutte le furie e sparare in aria con una pistola. Dopo l’atto violento è fuggito per poi costituirsi.
“Siamo consapevoli del grandissimo disagio che stanno vivendo le aziende agricole servite dalle infrastrutture irrigue del distretto del Posada, che purtroppo devono attenersi al divieto di irrigazione, ma è una situazione che non possiamo gestire in altro modo. Per questo invitiamo alla calma e alla collaborazione attiva di tutti. Purtroppo la grave siccità non pone altre soluzioni se non quella delle restrizioni”. È quanto comunicano dal Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale in seguito al grave atto di stamane: un fatto estremo che loro malgrado ha visto coinvolti gli operai del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, ai quali va la piena solidarietà della struttura consortile.
“Non entriamo nel merito di quanto successo – precisa Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale -. Sicuramente siamo molto amareggiati. Però ribadiamo che la mancanza della risorsa idrica è un problema che va affrontato immediatamente dando risposte al territorio, concretamente occorre intervenire con misure straordinarie e sostenere il comparto agricolo. Una richiesta che noi raccogliamo ogni giorno più forte da parte dei consorziati del CBSC che sono una delle principali forze economiche di questo territorio”.
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