Pubblicato il volume degli Indici della collana “Studi ogliastrini” della Diocesi di Lanusei

La più importante ed autorevole collana di studi sull’Ogliastra, “Studi ogliastrini”, edita dalla Diocesi di Lanusei, compie quest’anno quarant’anni di vita e, per festeggiare la ricorrenza, Giuseppe Cabizzosu dà alle stampe il volume degli indici, importante per una ricerca mirata nei ben diciotto volumi fino ad ora pubblicati, che verrà donato a tutte le biblioteche che ne faranno richiesta.
Dall’introduzione di Tonino Loddo: “Sono ormai trascorsi quarant’anni da quando – era l’ormai lontano 1984 – il compianto p. Vincenzo Mario Cannas (Tertenia 1914 – Cagliari 2001), storico di grande e riconosciuta competenza, decise di dar vita ad una pubblicazione che portasse alla conoscenza di studiosi e appassionati la storia e la cultura dell’Ogliastra. Nel primo numero, che vide la luce nel luglio dell’anno successivo, egli sintetizzava il senso e le prospettive della pubblicazione con queste semplici ma efficaci parole: «sviluppare e proporre all’attenzione degli studiosi un complesso di tematiche, di studi, di indagini, di ricerche storiche, scientifiche, letterarie, artistiche, ambientali, non soltanto per conoscere e far conoscere l’Ogliastra, ma come mezzo di promozione socio-economica di una regione bisognosa di tutto e di tutti». Dopo aver, poi, rilevato che «solo marginalmente gli studiosi hanno rivolto [all’Ogliastra] le loro attenzioni», così proseguiva: «Il campo è aperto e la messe è copiosa. L’Ogliastra è uno scrigno di tesori culturali ancora da scoprire». Animato da così nobili sentimenti, e aprendone le pagine a studiosi di grande prestigio, il p. Cannas riuscì a editare quattro numeri (1985, 1987, 1991 e 1997), fino a quando le sue precarie condizioni di salute unite all’età avanzata non gli consentirono più di portare avanti la sua straordinaria intuizione editoriale e ritenne di dover cedere la proprietà della testata alla Diocesi di Lanusei, nella persona del suo vescovo, mons. Antioco Piseddu. Due anni dopo (1999) la rivista riprende, quindi, il suo cammino editoriale con un nuovo direttore (Tonino Loddo) ma con gli stessi sentimenti originari. Da allora ad oggi sono usciti altri 14 numeri, con un’accelerazione significativa dal 2015 quando – grazie alla preziosa disponibilità del nuovo vescovo, mons. Antonello Mura – la rivista ha assunto una periodicità annuale (nn. 12-18).
Con le sue quasi 3400 pagine prodotte da ben 109 autori e suddivise in 189 tra articoli e saggi di varia natura e consistenza (come ci dice Giuseppe Cabizzosu che le ha preziosamente e pazientemente catalogate in questo lavoro), “Studi Ogliastrini” costituisce un’ampia e approfondita biblioteca di studi sull’Ogliastra da cui chiunque voglia affrontare e approfondire lo studio di questo meraviglioso lembo di Sardegna non può assolutamente prescindere. E altresì, crediamo anche di aver offerto al territorio una solida base culturale per continuare a costruire quella memoria forte, densa e consapevole che costituisce la premessa indispensabile di un futuro migliore”.
Negli anni, importanti studiosi, esperti e cultori nelle varie arti e discipline hanno contribuito a rendere la raccolta, che potremo, a buon diritto, definire identitaria della nostra Ogliastra, una miscellanea ampia e ricchissima per meglio conoscere e comprendere il nostro territorio. Oggi poi, con la aumentata periodicità degli ultimi numeri, la collana si incrementa di sempre crescenti ed ulteriori apporti che contribuiscono a farne, sempre più, una fonte preziosa di studio e di consultazione, al servizio sia del semplice cittadino che degli stessi studiosi e ricercatori nei più numerosi ambiti. Tuttavia, mano mano che questa straordinaria raccolta cresce e si dilata nel tempo, sempre più aumentano e si moltiplicano le difficoltà per una sua agevole e pratica fruizione. Al momento, infatti, manca un indice preciso, ragionato e completo di quanto pubblicato nel corso degli anni e, quindi, parimenti, diventa sempre più difficile beneficiare degli studi e degli approfondimenti fatti da tanti autorevoli studiosi nelle più svariate materie. Così la ricerca e la consultazione dei numerosi articoli che hanno costituito nel tempo e continuano ad alimentare annualmente gli “Studi ogliastrini” si rivela sempre più complessa e laboriosa. E queste difficoltà emergono ancora più evidenti nelle stesse biblioteche operanti sul territorio, sempre più spesso chiamate a dare supporto a numerosi appassionati ed utenti che, affannosamente, si rivolgono al servizio di reference per ricercare informazioni e dati su particolari tematiche che sappiamo essere presenti, e trattate magistralmente, nella raccolta ma, per la individuazione delle quali, non si avevano, fino ad ora, idonei e mirati strumenti bibliografici di ricerca. Da qui l’idea della presente pubblicazione. Questi “Indici” nascono proprio con la finalità specifica di agevolare, per quanto possibile, il reperimento dei molti contributi presenti negli attuali diciotto numeri al momento pubblicati degli “Studi ogliastrini”, attraverso le più comuni chiavi di ricerca bibliografica comunemente utilizzate: quella per “Autore”, per “Titolo”, per “Paese” di riferimento e per “Argomento” trattato. Nel proseguo dell’elaborazione poi si è preferito, per evitare una eccessiva duplicazione delle chiavi di ricerca, unire le ultime due macro aree in un “Indice analitico globale” all’interno del quale abbiamo voluto far confluire ogni principale riferimento, anche incidentale ma che, a nostro giudizio, potrebbe costituire motivo di curiosità ed interesse, presente all’interno dei saggi catalogati. Il volume degli “Indici” così elaborato, quale strumento operativo privilegiato di ricerca, andrà ad affiancarsi ai volumi della collana finora pubblicati e, per espressa volontà dell’autore, verranno donati, a titolo totalmente gratuito, a tutte le biblioteche ogliastrine.

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