Lanusei, due classi del Liceo Artistico finaliste al Politecnico di Milano con un progetto di digital storytelling in inglese

Ancora una volta, dopo la vittoria dell’anno scorso, il Liceo Artistico di Lanusei dimostra di poter competere a livello nazionale ed internazionale. Due classi del Liceo Artistico finaliste al Politecnico di Milano con un progetto di digital storytelling in inglese, coordinato e diretto dalla Prof.ssa Maria Antonietta Fiera
Dopo aver vinto l’anno scorso al contest nazionale ed internazionale di Policultura, indetto dal Politecnico di Milano, ricevendo due premi per impostazione pedagogica e migliore narrazione, la Sardegna torna alla ribalta con un’altra narrazione in inglese per il contest di Policultura, dal titolo “Journeying through stones” (Viaggiare attraverso le pietre), coordinata e diretta dalla Prof.ssa Maria Antonietta Fiera, di Lingua e Cultura Inglese, in qualità di regista e sceneggiatrice, nelle classi 3A e 4A del Liceo Artistico.
Nel team di progetto Policultura, che ha collaborato attivamente e costantemente alla narrazione, la Prof.ssa Fiera ha coinvolto altri quattro docenti ed un esperto esterno all’Istituto: i Proff. Davide Meli, come tecnico, cameraman e video editor, Matteo Corso, in qualità di storico, Claudia Razzano, come costumista, Rosario Antonio Agostaro e Vincenzo Grosso, come scenografi.
La selezione delle narrazioni finaliste è stata fatta in primis dall’Università degli Studi di Padova poi dalla Boston Consulting Group, infine dall’ Università Cattolica del Sacro Cuore e dal Politecnico di Milano.
Il progetto CLIL di quest’anno, centrato sull’architettura romanica e, in particolare, sulla Cattedrale di Modena, come modello esemplare di architettura romanica, ha avuto non solo l’obiettivo di affinare le competenze linguistiche di inglese, ma anche di sviluppare competenze trasversali attraverso l’interazione di più discipline in contesti uguali e diversi (inglese, storia, storia dell’arte, discipline grafico-pittoriche, laboratorio di architettura, laboratorio di sartoria ed oggetti scenici).
Gli studenti di entrambe le classi hanno aderito all’iniziativa con molto entusiasmo, consapevoli del fatto che avrebbero dovuto collaborare tra loro e attivarsi in tutti i modi possibili per realizzare una narrazione efficace.
Il progetto CLIL, avendo coinvolto due classi, attraverso lo studio del Duomo di Modena in inglese, la realizzazione di tre murales, il modello plastico del Duomo, dei costumi, dei testi, ha rappresentato un momento di incontro, condivisione e cooperazione, ove gli studenti hanno avuto modo di affinare le competenze sociali attraverso lavori di gruppo e potenziare le competenze digitali, non trascurando di incentivare la creatività e il problem-solving.
Inoltre, dal punto di vista pedagogico-didattico, la storia nel passato della preziosa collaborazione tra i due artisti, Lanfranco e Wiligemo, è stata motivo di ulteriore riflessione sull’importanza del saper lavorare in team e sviluppare tante e diverse soft skills. C’è stato un continuo scambio tra docenti e studenti e anche tra docenti stessi riguardo l’argomento trattato utilizzando un approccio culturale non settoriale, ma un’ efficace interdisciplinarità che ha guidato gli studenti ad approfondire le loro conoscenze attraverso attività di ricerca di gruppo e/o individuali di un certo impegno e tutte orientate all’unità del sapere e alla risoluzione di problemi complessi.
“Tengo a ringraziare il Dirigente Scolastico, Dott. Andrea Giovanni Marcello, – sottolinea la professoressa Fiera- per aver creduto nel progetto e averci permesso di partecipare a questo contest nazionale ed internazionale anche
quest’anno; tutto il team di Progetto Policultura costituito dai Proff. Rosario Antonio Agostaro, Davide Meli, Claudia Razzano, Matteo Corso, Vincenzo Grosso; la Professoressa Stena Silingardi e il Museo Civico di Modena per
averci fornito materiale utile alle ricerche e averci chiarito alcuni dubbi sulla storia del Duomo; Don Filippo della Parrocchia Stella Maris Arbatax (OG) e Don Pietro Sabatini parroco della chiesa Beata Vergine di Monserrato di Bari Sardo (OG) per averci dato rispettivamente alcune informazioni sulla figura del Santo Patrono di Modena, San Geminiano, e averci fornito alcuni costumi; Il Centro Forniture Edil Piras di Tortolì per averci fornito i mattoni, oggetti scenici, utili alla costruzione del Duomo; le collaboratrici scolastiche, sig.ra Assunta, sig.ra Sandra e sig.ra Sara, per la loro costante disponibilità durante le fasi di realizzazione del progetto; i consigli di classe della IIIA e della IV A per aver accolto da subito l’idea di partecipare a questo contest e averci dato alcune ore a beneficio dell’intera narrazione; le famiglie di tutti gli studenti; un grazie particolare ai miei cari studenti della IIIA e IVA per aver manifestato da subito molto interesse in questa nuova attività didattica e per essersi dedicati con passione e dedizione alla buona riuscita del progetto. Bravissimi! Non ci resta che aspettare quale tra le 8 scuole finaliste al Politecnico di Milano, nella Scuola Secondaria di Secondo Grado, ove noi rappresentiamo la regione Sardegna, risulterà vincitrice del Concorso Policultura 2024”.

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