In onda l’ultima puntata di “Splendida Cornice”: lo show di Geppi Cucciari è un successo di pubblico e di critica

Momento clou dell'ultima puntata è stata la lettura da parte della conduttrice di Macomer di un passo del libro-testamento di Michela Murgia con "No Potho Reposare" in sottofondo.
Si è chiuso giovedì sera con l’ultima puntata “Splendida Cornice”, programma televisivo condotto su Rai 3 da Geppi Cucciari.
La conduttrice sarda ha conquistato il pubblico del terzo canale pubblico con uno show ricco di intrattenimento, informazione e curiosità, senza rinunciare a qualità, irriverenza e brillantezza.
Un successo di pubblico e di critica con lo share che è quasi sempre stato al di sopra del 5%, un ottimo risultato in termini di resa considerati fascia oraria, canale e investimento per la realizzazione. Ieri l’ultima puntata ha raggiunto quasi il 7%.
Momento clou dell’ultima puntata è stata la lettura da parte della conduttrice di Macomer di un passo del libro-testamento di Michela Murgia con “No Potho Reposare” in sottofondo.
“Geppi Cucciari è riuscita nell’impresa rara di tenere insieme, senza la minima contraddizione, cultura e ironia, show e divulgazione, impegno e leggerezza – scrive il giornalista Lorenzo Tosa su di lei -. Alto senza mai essere esclusivo e “basso” senza mai scadere nel volgare e nel trash, anzi regalando perle assolute di intelligenza come il controsalotto tutto al femminile per fare il verso a Vespa. E poi i temi, la capacità di rispondere colpo su colpo a tutti i deliri di politicanti e personaggetti vari. A prendere posizione sempre. E allora, nei giorni in cui Vannacci straparla di classi separate per i disabili, in studio arriva Nico Acampora, l’uomo che ha fondato la prima pizzeria in Italia interamente gestita da donne e uomini autistici. E poi le grandi interviste, Franca Caffa, il monologo di Dargen D’Amico che due canali più giù censuravano pubblicamente. Le perle linguistiche di Roberto Mercadini, un altro di cui non si parla mai abbastanza. In fondo, Geppi Cucciari non è più – o forse non è mai stata – solo una comica. È una intrattrenitrice, una show-woman, una scopritrice di talenti, un’ottima attrice, una eccellente conduttrice, una divulgatrice di ironia e cultura, tutto in una donna sola. Non ne abbiamo di figure così oggi in Italia, figuriamoci sul Servizio pubblico. Teniamocela stretta”.

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