Garibaldi aveva molti asinelli a Caprera: a loro dava i nomi dei suoi più acerrimi nemici

Anche i cani di Garibaldi avevano nomi interessanti come Aspromonte, Bixio, Foin e Tho.
Il grande patriota italiano Giuseppe Garibaldi, oltre a essere un leader militare e politico di spicco, era anche un amante degli animali. Secondo Manlio Brigaglia, studioso che ha approfondito questo aspetto della vita di Garibaldi, nel 1866 la fattoria garibaldina contava 150 bovini, 214 capre, 100 pecore, 25 capretti, 400 polli, 50 maiali, 60 asinelli e 2 tori.
Garibaldi aveva un’affezione particolare per gli asinelli e per ironizzare sui suoi avversari politici li battezzava con i loro nomi. Ad esempio, quattro dei suoi asinelli avevano i nomi di Pio IX (Papa Pio IX), Napoleone III (l’Imperatore francese), Oudinot (generale francese che restituì Roma al Papa nel 1849) e Immacolata Concezione. Nomi in parte assegnati per schernire i suoi rivali, in parte per esplicitare il suo noto anticlericalismo.
Anche i cani di Garibaldi avevano nomi interessanti come Aspromonte, Bixio, Foin e Tho.

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