Quest’anno, per la prima volta, alla Biennale di Venezia, la prestigiosa istituzione culturale tra le più note e antiche al mondo, sarà esposta un’opera dello scultore sardo Costantino Nivola.
Un significativo riconoscimento per l’artista, per il Museo di Orani, che conserva la più importante collezione al mondo delle sue opere, ma anche per l’intera Sardegna che da sempre vede nell’artista e nelle sue opere una forte testimonianza identitaria.

“Siamo particolarmente felici – ha sottolineato l’assessora della cultura, Ilaria Portas – che un’opera di Costantino Nivola, a più di 25 anni dalla sua morte e per la prima volta, sia presente a Venezia, in questa importantissima vetrina internazionale. Il tema scelto per l’edizione 2024 è: “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” e rappresenta – precisa l’assessora – un tema particolarmente significativo, dal punto di vista culturale, politico, etico e sociale, alla luce delle tragiche guerre che in questo momento coinvolgono diverse nazioni e ci ricordano che siamo tutti stranieri ovunque”.

La Biennale aprirà i battenti a Venezia sabato 20 aprile e si concluderà il 24 novembre.

Il mormorio dell’acqua torna a farsi sentire, limpido e fiero, tra i vicoli di Villagrande e Villanova. Si è concluso ufficialmente l’importante progetto di riqualificazione che ha restituito dignità e splendore alle fontane e ai lavatoi storici del territorio, un patrimonio di inestimabile valore identitario che rischiava di soccombere all’usura del tempo. L’intervento, reso possibile grazie ai finanziamenti del bando GAL, rappresenta non solo un’opera di manutenzione straordinaria, ma un vero e proprio atto di amore verso la memoria storica di una comunità che ha sempre trovato in questi luoghi un punto di riferimento sociale e vitale.

Il cuore pulsante del progetto ha visto come protagonista la fontana di Piraonia, oggetto dell’intervento principale, ma il restauro ha abbracciato l’intero tessuto urbano coinvolgendo siti iconici come Bau Argili, Mesu Idda e Sueddoe. I lavori non si sono fermati alla superficie: le maestranze hanno operato con precisione chirurgica attraverso interventi di pulizia profonda, restauro conservativo e, soprattutto, la delicata sistemazione dei canali sorgivi per garantire il corretto deflusso delle acque. Anche le fontane di via Cesare Battisti, nota come la “galleria”, di via Carducci, conosciuta affettuosamente come funtana ’e giosso, e quella di Cambasuntas sono state rimesse a nuovo, tornando a essere specchio della cura che il territorio riserva ai propri tesori.

Oltre al recupero strutturale, l’operazione punta con decisione verso la promozione turistica e la fruibilità culturale del centro storico. In prossimità di ogni sito sono stati infatti installati pannelli informativi dettagliati che guidano i visitatori e gli abitanti alla scoperta dei punti di interesse, trasformando una semplice passeggiata in un percorso narrativo tra le tradizioni locali. Con il completamento di questi lavori, Villagrande e Villanova compiono un passo decisivo verso la valorizzazione del proprio territorio, dimostrando come la tutela del passato sia la chiave fondamentale per costruire un futuro basato sul turismo di qualità e sul rispetto delle proprie origini.