Riparte il Trenino verde, a Pasquetta finalmente i primi viaggi

Il lunedì di Pasquetta segna il ritorno del viaggio turistico del Trenino Verde della Sardegna, ora sotto la gestione della neonata Fondazione omonima, che vanta la partecipazione di 43 sindaci dell’Isola. Il viaggio inaugura il 1º aprile con due tratte
Il lunedì di Pasquetta segna il ritorno del viaggio turistico del Trenino Verde della Sardegna, ora sotto la gestione della neonata Fondazione omonima, che vanta la partecipazione di 43 sindaci dell’Isola. Il viaggio inaugura il 1º aprile con due tratte molto richieste: la Macomer-Bosa, che è già esaurita, e la Tempio-Arzachena, in Gallura.
Questo percorso esperienziale offre ai passeggeri un viaggio lungo una linea a scartamento ridotto che attraversa paesaggi mozzafiato, tra mare, colline e montagne, offrendo panorami di grande bellezza, vigneti, uliveti, siti archeologici e chiese campestri, il tutto a bordo della carrozza d’epoca Bauchiero del 1913, che accoglierà numerosi turisti, anche provenienti dall’estero.
La Fondazione Trenino Verde storico della Sardegna, presieduta da Elso Rei, mira a rendere questa attrazione turistica un patrimonio dell’UNESCO, con il supporto di Arst e degli enti locali, coinvolgendo una sessantina di comuni lungo il percorso. A Macomer, la giunta esecutiva della Fondazione si è riunita per definire i dettagli del contratto con Arst e per pianificare la stagione 2024, con la presenza dei vertici dell’Arst, l’amministratore unico Roberto Neroni e il direttore generale Carlo Poledrini.
Il programma prevede una nuova organizzazione del calendario, con quattro giunte itineranti e quattro sedi operative, una per ogni tratta principale: Macomer-Bosa, Mandas-Laconi (attiva dall’1 maggio), Arbatax-Lanusei (dal 14 giugno) e Tempio-Arzachena. Gli obiettivi della Fondazione includono la destagionalizzazione del turismo, il miglioramento del servizio turistico con guide a bordo per illustrare le peculiarità delle zone attraversate, e la degustazione di prodotti tipici nelle stazioni per valorizzare la filiera agroalimentare. Gli enti locali sono incoraggiati a valorizzare i loro territori anche attraverso questa importante attrazione turistica, che si apre anche ad associazioni, imprese, operatori e cooperative legati al settore.
Non solo le linee ferroviarie turistiche, ma anche i sentieri percorribili a piedi o in bicicletta lungo le linee dismesse, sono attrattive per un turismo di nicchia, offrendo esperienze uniche e autentiche ai visitatori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA