Alla scoperte del pane “Zichi”: buono da solo ma anche come sostituto della pasta

Ultimamente gli chef stanno utilizzando questo pane per creare ricette molto saporite. Quasi sempre il pane diventa sostituto della pasta e viene condito con frutti di mare, pesto o altri ingredienti.
Si fa presto a dire pane in Sardegna: sono forse centinaia le tipologie di questa pietanza che sta alla base della dieta mediterranea.
Uno dei più particolari e versatili lo troviamo in Logudoro, a Bonorva in particolare. Stiamo parlando del “Pane Zichi”, una spianata sottile e rotonda fatta con farina di grano duro, acqua, sale e lievito naturale.
Il procedimento è di tipo indiretto e prevede un preimpasto, una biga, che in sardo logudorese si chiama “madrighe”. Il lievito da utilizzare dovrebbe essere una sorta di lievito madre, un fermentato di pasta di pane conservata, “su fremmentalzu”. Andrebbe cucinato in forno a legna anche se negli ultimi anni capita di vederlo nascere anche in forni elettrici moderni.
La particolarità dello zichi riguarda il suo utilizzo. Non viene utilizzato solo per accompagnare il pasto, ma anche come base di alcune preparazioni. Quella più tradizionale è il “pane uddidu”, ovvero lo zichi bollito nel brodo di pecora e poi cosparso di formaggio pecorino. Una sorta di “lasagna del pastore sardo” dal gusto intenso e avvolgente.
Ultimamente gli chef stanno utilizzando questo pane per creare ricette molto saporite. Quasi sempre il pane diventa sostituto della pasta e viene condito con frutti di mare, pesto o altri ingredienti.

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