Antonio Tanca, re della fisarmonica con 100mila iscritti al canale e 40 milioni di visualizzazioni: «Musica è vita»

Ha venticinque anni, viene da Putifigari (provincia di Sassari) e ha già totalizzato un gran numero di traguardi nel mondo della fisarmonica, strumento del suo cuore: sì, perché Antonio Tanca – tra le altre cose – ha anche vinto il premio Silver Botton da parte di YouTube America per il raggiungimento di 100mila iscritti e 40 milioni di visualizzazioni.
Ha venticinque anni, viene da Putifigari (provincia di Sassari) e ha già totalizzato un gran numero di traguardi nel mondo della fisarmonica, strumento del suo cuore: sì, perché Antonio Tanca – tra le altre cose – ha anche vinto il premio Silver Botton da parte di YouTube America per il raggiungimento di 100mila iscritti e 40 milioni di visualizzazioni.
«Ho iniziato ad approcciarmi allo strumento grazie a mio nonno,» racconta «poi ho studiato fisarmonica con due maestri sardi, Mauro Uselli e Giovanni Cozzula.»
Ma non solo: Antonio sa bene che per riuscire a imparare bene uno strumento così complicato serve impegno, tenacia e molta umiltà, quindi, animato da una grande ambizione, fa lezioni con un campione mondiale di fisarmonica spostandosi in Sicilia, da Antonio Spaccarotella.
«Contemporaneamente però mi sono diplomato in Pianoforte al Liceo Musicale Azuni, e diplomato in Musicoterapia. Ho intrapreso anche il percorso di studi al conservatorio di Sassari in musica elettronica.»
La passione per la musica, chiarisce Tanca, arriva fin da quando nasce: be’, difficile non appassionarsi quando nonno Franco Carta suona la fisarmonica e l’organetto per le piazze dell’Isola e presto diventa il maestro di quel nipote che mostra già un interesse particolare. Ma non solo: anche il nonno inizia a suonare grazie a suo padre, anch’esso suonatore di fisarmonica nelle sagre paesane.
Insomma, sembra proprio uno di quei casi dove si tramanda una passione, un talento, un fuoco che arde.
«Già da piccolo salivo sul palco durante gli spettacoli di mio nonno, a 4 anni lo imitavo suonando al suo fianco. Poi quando rientravo a casa prendevo tutti gli strumenti e mi costruivo il palco. Volevo mettere tra gli strumenti addirittura il ferro da stiro perché mi immaginano la macchina del fumo che si usa sui palchi.»
Già dai 12 anni Tanca inizia a collezionare soddisfazioni. Vince premi, borse di studio.
«Un ricordo molto bello è datato alla prima liceo: durante il carnevale avevo portato la fisarmonica a scuola e nel cortile dell’istituto tutti gli studenti intorno a me hanno fatto un cerchio enorme per ballare il ballo sardo, per essere al primo anno è stato una bella emozione.»
Tanca fa anche spettacoli di ballo liscio e balli di gruppo
«Fare questo dà molta soddisfazione perché riesci a far star bene tante persone» commenta. «Tante persone si rifugiano nel ballo per dimenticarsi qualche ora dei problemi. Il ballo è una terapia, non per altro il mio slogan per gli eventi è #ChiBallaViveMeglio.»
I sogni non sono certo fatti per essere chiusi in un cassetto, Tanca è perentorio.
«Bisogna sempre inseguire i propri sogni e porsi dei piccoli obiettivi e superarli. Ho aperto il canale YouTube per gioco, perché sono sempre stato amante della tecnologia. Avevo sempre il desiderio di ricevere il Silver Button da YouTube e quel giorno è arrivato. Ora il mio canale conta già 122.000 iscritti e oltre 40 milioni di visualizzazioni. Ogni settimana pubblico sempre due video con le cover di tutti i brani più famosi ma anche brani di liscio ballabili.»
Ma il mettere tutti se stessi in quello che si fa, senza se e senza ma, è l’unico modo per avere delle soddisfazioni.
«Questi numeri si possono ottenere soltanto con la costanza e con il sacrificio, non ci sono trucchi purtroppo. Bisogna avere tanta pazienza e cercare di aumentare piano piano la qualità. Lo spazio c’è per tutti, bisogna costruirsi una propria community di seguaci. Ho la fortuna di avere un vasto pubblico sparso in tutto il mondo. Solo il 40% della 40 milioni di visualizzazioni arriva dall’Italia, il resto è sparso in tutto il mondo, con Francia, Polonia, Spagna, Brasile che dominano il podio. Sono molto importanti anche le collaborazioni artistiche tra musicisti. Ho la fortuna di collaborare con le principali etichette discografiche d’Italia con cui produco i miei brani inediti. Ho fatto anche diversi video su YouTube con musicisti sparsi in tutto il mondo come ad esempio Russia, Trinidad e Tabago, Spagna, Corsica e tanti altri.»
Tanca e il nonno, suo primo maestro, sono stati ospiti in diretta nazionale su Tv2000: contattati dalla redazione, sono stati intervistati dalla Saluzzi.
«Una bellissima esperienza e una grande accoglienza da vip. Ci siamo divertiti molto anche perché ospitalità è stata molto forte. La prima esperienza in tivù è stata a gennaio 2023, quando ho ricevuto la chiamata da parte di Rai 1 per partecipare al contest dei nonnissimi. Non è stato facile convincere nonno a partecipare ma alla fine sono riuscito nell’intento, anche perché mi ha sempre portato a fare le prime esperienze nei locali ed è stato bello fare questa esperienza con lui. Abbiamo superato la prima puntata e siamo ritornati dopo due settimane per la finale dove abbiamo presentato un brano composto da me. Una bella esperienza perché il presentatore, Marco Liorni, è una grande figura e il giorno in giuria erano presenti Mauro Coruzzi e Alvaro Vitali.»
Ma non solo.
«Qualche mese dopo su Rai 3, durante un’intervista a Ligabue, hanno fatto vedere delle cover di musicisti che suonavano i suoi brani. Con grande piacere, Ligabue ha detto che il preferito ero stato io che suonavo Certe Notti. Ho chiuso il 2023 ospite in tivù nazionale, canale Italia, dove ho presentato i brani del mio ultimo disco “Chi Balla Vive Meglio”.»
Una vita bella piena quella di Antonio, che fa anche l’insegnante.
«Nel fine settimana faccio gli spettacoli dedicati al ballo, principalmente liscio, balli di gruppo e latino. In tutte le piazze della Sardegna, ma anche nei matrimoni e nei locali principali da ballo, come ad esempio nella storica pista del Parsifal. Spesso vado anche fuori Sardegna per degli eventi danzanti. Essendo molto amante delle danze, tante volte ho collaborato con i coreografi nazionali di balli di gruppo portandoli anche in Sardegna per fare degli eventi. È stato qui nell’Isola Luis Capasso, uno dei coreografi più seguiti d’Italia per i balli di gruppo che è venuto a Le Club di Laerru e sono riuscito a portare anche Petronela Calciu, siciliana venuta a La Tana (Sassari). Durante la settimana invece il mio impegno si concentra sulla scuola, dato che sono docente di pianoforte e fisarmonica all’Istituto Musicale Verdi di Alghero. Da bambino oltre agli spettacoli, il mio sogno era anche insegnare. È bello riuscire a trasmettere positività alle persone. I miei allievi dicono sempre che la mia adrenalina è contagiosa. Queste sono delle soddisfazioni enormi perché riesci ad aiutare delle persone a realizzare i propri sogni e desideri di divertirsi con gli strumenti. Ho allievi di tutte le età, dai 6 anni agli 80 anni. La musica è l’unica lingua che si parla in tutto il mondo, tutti dovrebbero conoscerla. Soprattutto la musica dal vivo ha la forza di entrarti dentro al corpo e rigenerarti, ti fa vibrare l’anima. L’età non è un limite per iniziare un nuovo percorso di musica. Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia che mi ha sempre spronato per inseguire i propri sogni, questo non capita a tutti. Quello che serve sempre è lo studio e l’applicazione, tutti possono suonare e tutti possono ballare. Non per forza bisogna essere dei campioni mondiali, uno fa quello che può, bisogno divertirsi.»
E per i progetti a breve e lungo termine Tanca lo sa: sono tantissimi.
«La mia abitudine è appuntarmi delle idee su un documento e, al momento più adatto, utilizzare una delle tante cose che scrivo. Tra pochi mesi sarò ospite in un’altra trasmissione nazionale, ma al momento opportuno lo renderemo pubblico. Quest’anno abbiamo in progetto anche diversi eventi sparsi per l’Europa e non vedo l’ora di portare la bandiera sarda in giro.»
L’Isola è tutto il suo cuore.
«Abitare in Sardegna ti penalizza per tantissime cose, però sono orgogliosamente sardo. Mi dispiace molto che tanti giovani vadano via dalla Sardegna, io sono certo che rimarrò, amo troppo l’Isola. Tante volte ho ricevuto delle bellissime proposte per avere come sede degli spettacoli regioni come Emilia Romagna o Lombardia. Lì sarebbe forse tutto più semplice, ma sono contento del percorso che sto svolgendo e penso che dalla Sardegna si possa portare la musica nel resto del mondo.»
Sogno nel cassetto? Be’, scrivere un libro di didattica musicale: «Insegnando già da 5 anni mi sono accorto che il manuale perfetto non esiste e bisogna andare alla ricerca in più libri.»
«Ricordo gli appuntamenti del lunedì, nati per gioco, all’Agua De Mar ad Alghero, nella passeggiata del lungo mare. Era una grande soddisfazione riuscire a coinvolgere turisti da tutto il mondo e portarli in pista con il ballo liscio e soprattutto coinvolgerli durante i balli sardi. Il turista si porterà a casa un ricordo in più della nostra Isola» ricorda con dolcezza Talca, chiudendo l’intervista con una perla: «La musica e il ballo sono vita, portano allegria e spensieratezza perché come dico sempre Chi Balla Vive Meglio.»

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