La rivalità fra Pirandello e Deledda: dall’invidia per il Nobel al romanzo per sbeffeggiare il marito della scrittrice nuorese

La reazione della Deledda alla proposta del romanzo e alla vittoria del Nobel da parte di Pirandello fu molto significativa. La sua opposizione non solo alla pubblicazione del romanzo, ma anche al conferimento del premio Nobel, dimostra oltre a una grande rivalità, anche una forte determinazione e indipendenza di pensiero.
La dinamica tra Luigi Pirandello e la coppia formata da Grazia Deledda e Palmiro Madesani offre uno spaccato interessante delle complessità emotive e relazionali che caratterizzavano il mondo letterario e culturale dell’epoca. Pirandello, noto per la sua sensibilità e complessità psicologica nei suoi lavori letterari, sembrava manifestare una sorta di gelosia nei confronti della serenità e della modernità della coppia Deledda-Madesani.
Il contrasto tra il turbolento matrimonio di Pirandello con Antonietta Portulano, segnato da litigi furiosi e gelosia ossessiva, e la relativa armonia della vita coniugale di Deledda e Madesani sembrava suscitare in Pirandello sentimenti di invidia e sconcerto. Questo sentimento potrebbe aver contribuito alla sua proposta di scrivere un romanzo intitolato “Suo marito”, ispirato alla vita della Deledda e di Madesani, una sorta di tentativo di esplorare e forse anche di ridicolizzare la stabilità della loro relazione.
Tuttavia, l’editore Treves si rifiutò di pubblicare l’opera, temendo forse le conseguenze negative che essa avrebbe potuto avere sulla vita privata di Pirandello stesso. Questo rifiuto rappresentò un colpo per Pirandello, che forse si aspettava un’accettazione e una celebrazione della sua opera.
La reazione della Deledda alla proposta del romanzo e alla vittoria del Nobel da parte di Pirandello fu molto significativa. La sua opposizione non solo alla pubblicazione del romanzo, ma anche al conferimento del premio Nobel, dimostra oltre a una grande rivalità, anche una forte determinazione e indipendenza di pensiero. Questo episodio rivela la forza e il carattere deciso della scrittrice sarda, che non esitò a difendere la sua privacy e la sua integrità artistica dagli attacchi di un intellettuale così eminente come il collega siciliano.
Nella dedica per il suo romanzo “Nostalgie”, la Deledda riconosce il contributo di Madesani alla realizzazione dei loro sogni comuni, sottolineando la loro collaborazione e il loro legame di lavoro e di vita. Questa dedica è un tributo alla solidità della loro relazione e alla loro capacità di superare le sfide insieme.

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