Domus de janas, il dossier a Parigi per la candidatura a patrimonio dell’umanità

Le Domus de janas, antiche e misteriose tombe scavate nella roccia che punteggiano il paesaggio della Sardegna, sono state proposte come Patrimonio Mondiale dell’Umanità alla Commissione Nazionale UNESCO. Dopo un lungo percorso di valutazione, la proposta è stata accolta e
Perchè questo bellissimo rapace che vola nei cieli sardi si chiama Falco di Eleonora?

Questo elegante rapace di taglia media è una presenza rara e preziosa nel Mediterraneo, e in Sardegna si trovano due delle colonie più importanti dell’intera specie.
Dall’Isola di San Pietro arrivano gli straordinari scatti del Falco della Regina (Falco eleonorae), realizzati da Pierluigi Medda. Questo elegante rapace di taglia media è una presenza rara e preziosa nel Mediterraneo, e in Sardegna si trovano due delle colonie più importanti dell’intera specie.
Il Falco della Regina è un migratore affascinante: arriva in Sardegna tra maggio e giugno per nidificare tra le falesie a picco sul mare e riparte in ottobre, diretto verso i cieli del Madagascar, delle Seychelles e delle Isole Mascarene, dove trascorre l’inverno.
Il suo nome scientifico, Falco Eleonorae, è un omaggio alla leggendaria Eleonora d’Arborea, figura illuminata del medioevo sardo. Fu proprio lei, nel XIV secolo, a inserire nella Carta de Logu una norma che proteggeva questi uccelli, vietando la caccia agli adulti e il prelievo dei piccoli dai nidi. È considerata la prima sovrana europea – forse mondiale – ad aver introdotto una legge di protezione per una specie animale.
Il ricordo del suo gesto vive ancora oggi nel nome comune del falco: della Regina. In altre lingue il legame con Eleonora è diretto: Eleonora’s Falcon (inglese), Faucon d’Éléonore (francese), Halcón de Eleonor (spagnolo), Eleonorenfalke (tedesco).
Con un’apertura alare che può raggiungere i 130 cm, il Falco della Regina nidifica esclusivamente in ambienti difficili da raggiungere: ripide scogliere marine, spesso lontano da insediamenti umani. Proprio per questo, è fondamentale ridurre ogni forma di disturbo, specialmente durante il periodo riproduttivo: turisti, escursionisti e alpinisti, pur inconsapevolmente, possono rappresentare una minaccia.

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