Quiz per sardi doc: sapete a cosa serviva questa particolare struttura rocciosa?

Vi diamo un piccolo aiuto: si trova a Caprera.
Perfettamente mimetizzata nella roccia e realizzata alla fine degli anni ’20 del ‘900, si tratta di una struttura che oggi per fortuna non ha più la funzione originaria. Pare sia opera del Nervi ma non se ne ha la certezza.

Foto da IG, @derebussardois
Sappiamo che non è semplice capire di che si tratti: ve lo diciamo noi. E’ la Batteria antisommergibili “Antonio Candeo”, realizzata dalla Marina Militare nell’isola di Caprera, con una struttura in calcestruzzo ricoperta da massi di granito, disposti in modo da occultarne perfettamente l’avvistamento dal mare.

Foto da IG, @derebussardois
Esempio di integrazione architettonica con l’ambiente circostante, si tratta di una tra le tante batterie sorte fra la prima e la seconda guerra mondiale, edificate normalmente in calcestruzzo e ricoperte poi da massi di granito disposti in modo da occultarle al massimo. Cosi stazioni di tiro, baraccamenti, depositi di munizioni e quanto serviva alla sussistenza dei militari furono addossati a formazioni rocciose o ricoperti con pezzame e scaglie pazientemente accostate per ricostruire la tormentata morfologia del rilievo. Alcune delle fortificazioni di questo tipo, armate a seconda del compito a cui erano destinate (antinave, antiaerea e antisommergibile) con cannoni di grosso, medio e piccolo calibro, furono localizzate a Spargi, a La Maddalena e a Caprera.

Foto da IG, @derebussardois
La batteria fu intitolata ad Antonio Candeo, capitano di fregata, nato a Padova nel 1872, morto nel disastro della R.N. ‘Benedetto Brin’, della quale era comandante in seconda, il 27 settembre 1915 (prima guerra mondiale). Candeo partecipò alla spedizione Cecchi nel Benadir (Somalia), fu comandante di torpedienera del 1908, fu una delle figure salienti della guerra libica. A Sidi-Siad si guadagnò la medaglia d’argento al valore. Ebbe poi la Croce di Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, per “zelo, intelligenza ed abnegazione” dimostrata nella guerra di Libia.

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