Salvò gli ebrei dai nazisti, l’ogliastrina Suor Giuseppina insignita del titolo di “Giusta fra le Nazioni”
La notizia è giunta ai suoi nipoti con una lettera proveniente da Gerusalemme il 14 dicembre 2023, annunciando anche che il nome di Suor Giuseppina sarà inciso nel Muro dei Giusti di Gerusalemme, un riconoscimento immortale per il suo nobile sacrificio.
Nel periodo delle persecuzioni razziali e della Resistenza, una figura di straordinario coraggio ha brillato tra le ombre della tragedia.
Suor Giuseppina Demuru, al secolo Rosina Demuru, è stata recentemente insignita del prestigioso titolo di Giusta fra le Nazioni dallo Yad Vashem, l’ente del governo israeliano che si occupa di commemorare coloro che hanno rischiato la vita per salvare gli ebrei durante l’Olocausto. La notizia è giunta ai suoi nipoti con una lettera proveniente da Gerusalemme il 14 dicembre 2023, annunciando anche che il nome di Suor Giuseppina sarà inciso nel Muro dei Giusti di Gerusalemme, un riconoscimento immortale per il suo nobile sacrificio.
La solenne cerimonia di conferimento del titolo si terrà nei prossimi mesi presso l’Ambasciata israeliana di Roma, dove i nipoti riceveranno una medaglia e un attestato in onore della loro eccezionale parente. Suor Giuseppina Demuru diventa così la sesta donna sarda ad essere insignita di tale riconoscimento, un traguardo straordinario che sottolinea il suo coraggio e altruismo.
La notizia era attesa da diversi anni, e la storia di Suor Giuseppina è stata ricordata grazie al contributo di Tonino Loddo, che nel 2017 pubblicò un saggio su Studi Ogliastrini. Nata a Lanusei il 2 novembre 1902, Suor Giuseppina si unì alla Congregazione delle Figlie della Carità a soli diciannove anni. Dopo il periodo di noviziato, nel 1926 fu assegnata all’addetta al braccio femminile del carcere Le Nuove di Torino, dove avrebbe trascorso gran parte della sua vita dedicandosi alla cura e all’assistenza delle detenute.
Il suo coraggio emerse in modo straordinario durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1942, Suor Giuseppina divenne comandante del braccio femminile del carcere, proprio mentre l’Italia era sotto l’occupazione nazifascista. In un contesto di crescente persecuzione razziale, la suora si distinse per il suo impegno nel proteggere decine di ebrei e partigiani che erano rinchiusi nel carcere. Mettendo a rischio la sua stessa incolumità personale, impedì che fossero avviati ai campi di concentramento, salvando così numerose vite umane.
La sua morte nel 1965 non ha cancellato il suo eroismo dalla memoria collettiva. Il Comune di Torino onorò la sua memoria con una seduta solenne del Consiglio Comunale e dedicò una Scuola Materna in Via Lessona a questa straordinaria donna che aveva dimostrato un coraggio senza pari nei momenti più bui della storia.
Oggi, grazie al riconoscimento conferitole dallo Yad Vashem, Suor Giuseppina Demuru viene ricordata e celebrata non solo a Torino ma anche in varie città della Sardegna. Manifestazioni programmate in occasione del Giorno della Memoria, organizzate dalla società Oleaster, avranno luogo nelle biblioteche comunali di Bari Sardo, Baunei e Tortolì. Tonino Loddo e le dirigenti delle varie biblioteche interverranno per rendere omaggio a questa eroina sarda che ha incarnato il vero spirito di umanità durante i periodi più bui della storia. La sua storia rimarrà un faro di speranza e coraggio per le generazioni future.
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