Premio Donna Lavoro intitolato a Francesca Sanna Sulis: tra le 18 premiate, anche – per l’Agroalimentare – le jerzesi Luisa Corda e Giulia Mura, madre e figlia dell’Oleificio Pelau ogliastrino.

Obiettivo dell’evento, che ha avuto luogo a Cagliari negli spazi di Sa Manifattura, era valorizzare le eccellenze sarde a livello regionale, dividendole per categoria.

A Corda e Mura, tra olio e vino, il riconoscimento arriva dopo un periodo di grande lavoro: “Un amore sconfinato per la terra e per le proprie radici, in particolare quelle di oliveti e vigneti, per la felicità e il benessere che possono donare, unisce Luisa Corda e Giulia Mura, madre e figlia, che per quest’amore hanno “mollato” la sicurezza di un lavoro da laureate” si legge nelle motivazioni, ma anche: “Sotto la guida di Giulia, l’Oleificio Pelau ottiene, unico in Sardegna, la certificazione kosher, ma nascono anche nuove e prestigiose etichette di cannonau e vermentino, sulla scia tracciata dai già prestigiosi cannonau, prodotti dal padre Manfredi. Ma con lei l’impresa fa un ulteriore balzo in avanti: da un lato si apre alle nuove frontiere della cosmesi a base di olio EVO e dall’altro all’oleoturismo, che da tre anni in qua porta in questa “blue zone” persone alla scoperta dei segreti della monocultivar ogliastrina e della longevità, che chissà, forse ha anche a che fare con quest’olio prodigioso.”

Emozionata Mura. «L’evento? Una festa per tutte le donne, senza dimenticare il tema – così caldo oggi – della violenza. Strepitoso l’intervento del Ministro Calderoli, con tutta una serie di interventi pensati per l’imminente futuro per questo argomento. È stata una grande celebrazione del lavoro delle donne. Sono veramente commossa per il fatto che sia stato dato spazio all’Agroalimentare, che spesso viene messo in secondo piano. Da parte mia, i ringraziamenti alle Assessore Lai e Satta, alla giuria e alla mia famiglia. Ho rappresentato tutte le donne del territorio ogliastrino.»

La Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti, in seguito a diversi casi di sospetta intossicazione alimentare legati alla Fiesta Latina, evento tenutosi dal 22 al 25 luglio a Monserrato.

Otto le persone ricoverate, sette a Cagliari e una, un bambino di 11 anni in condizioni gravi, a Roma. Altri tre casi sospetti sono in fase di accertamento.

Le indagini, condotte dai carabinieri del NAS, si concentrano su una salsa guacamole confezionata, utilizzata in un chiosco di street food dove avrebbero mangiato tutti i pazienti colpiti.

L’evento era proseguito a Tortolì, in Ogliastra, ma al momento non risultano casi collegati in quella zona.

Tra le ipotesi di reato al vaglio, lesioni personali e distribuzione di alimenti pericolosi. Sono stati prelevati campioni per le analisi, ma le confezioni effettivamente usate a Monserrato erano già state smaltite.