“Sos arrastos de Grassia” entra nel vivo: al via la tre giorni conclusiva del festival di coralità, musica, letteratura e arti popolari
Un'articolata proposta culturale del festival di “ Sos arrastos de Grassia” che, dopo i due appuntamenti di Loculi e Onifai dello scorso fine settimana, entrerà nel vivo giovedì 7 dicembre a Galtellì con “Tocos de càmpanas” (rintocchi di campane).
Tre giorni densi di appuntamenti letterari, musicali e di arti popolari, il tutto all’insegna dell’eredità della scrittrice Grazia Deledda. È questa l’articolata proposta del festival di “ Sos arrastos de Grassia” che, dopo i due appuntamenti di Loculi e Onifai dello scorso fine settimana, entrerà nel vivo giovedì 7 dicembre a Galtellì con “Tocos de càmpanas” (rintocchi di campane).
L’esperienza tra musica e spiritualità rappresenta un viaggio unico attraverso il canto sacro e armonie celesti e si terrà nella suggestiva cornice della Chiesa del Santissimo Crocifisso a partire dalle 20 in compagnia de Sos Cantores de Garteddi , della Confraternita dell’Oratorio di Santa Croce di Castelsardo e dell’organista Fabio Frigato.
La manifestazione, organizzata dall’associazione “Voches ‘e ammentos” con il contributo della Regione Sardegna , proseguirà venerdì 8 dicembre, nella sala dell’anfiteatro comunale allestito per l’ occasione, con “Tenorande”(cantando a tenore). A partire dalle 18 si esibiranno: Su cuntrattu de Seneghe, Tenore San Gavino di Oniferi e i maestri del canto alla Logudores (le voci Franco Dessena ed Emanuele Bazzoni accompagnati da Claudio
Dessena alla fisarmonica e Nino Manca alla chitarra) il saluto in canto del Tenore garteddesu.
Spazio, dalle 20, ai balli tradizionali con “Ninfas balladoras” (Ninfe danzatrici) preceduto alle 19.30 dalla consegna del premio Mastros ‘e ammentos ai fratelli tziu Juanne e tziu Nicola Pira di Orgosolo. “Artisti di chiara fama –sottolinea a questo riguardo il presidente dell’associazione , Giovanni Vacca – che si sono contraddistinti nella loro vita per la tutela e valorizzazione dell’antica arte musicale del canto a Tenore e della composizione
di rime musicali di arcaica sardità”.
Interverranno: gruppo folk Tradizioni popolari di Galtellì, gruppo folk San Gemiliano di Sestu, gruppo folk Don Milani di Dorgali , il gruppo folk Pro Loco di Gavoi e il tenore Untana vona di Orgosolo. In serata , a partire dalle 21 Rotas de ballu tundu dedicato alle danze tradizionali.
Il giorno seguente, a partire dalle 10, si svolgerà il laboratorio “Seiofossigrazia” coordinato e guidato dall’ animatrice letteraria Angela Maria Saggia e da Giuseppina Solinas, guida turistica del narrato. Il pomeriggio, alle 16, nella suggestiva chiesa di San Pietro appuntamento con “Cantus ad Sardiniam” con l’esibizione del Complesso vocale di Nuoro diretto da Franca Floris con un repertorio di canti della tradizione sarda rielaborati
da importanti compositori del panorama regionale e nazionale, suddiviso in aree tematiche: la preghiera, la ninna nanna, l’amore e la danza. In apertura il saluto in canto del coro Amicos in cantos di Galtellì, direttrice Maria Bonaria Monne.
Alle 18, ancora nell’anfiteatro, appuntamento con “A ora silenziosa” (a ora silente) e l’esibizione di Su cuntzertu antigu ensamble etnofolk sardo al femminile. Alle 19 “Alinos cantadores” (soffi musicali) e alle 20 consegna
del premio Mastru ‘e ammentos per le arti popolaru a Paola Abraini di Nuoro, Artista di chiara fama che si è contraddistinta nella sua vita nella tutela e custodia dell’antica arte dei fili di pasta de Su Filindeu. Apriranno l’evento conclusivo il coro Voches ‘ e ammentos diretto da Pietro Marrone, seguito dai “Kor vocal ensamble” con un singolare “A classical crossover”: cinque cantanti-pianisti che propongono opera, musical, folk, swing e celebri melodie sarde e italiane eseguite con uno stile e un suono originali. Chiuderà la serata la cantante e attrice catalana Ester Formosa, esponente della Nova Cancò Catalana che con i suoi brani lega le tradizioni musicali ai testi dei maggiori autori e poeti catalani.
Accompagnata dagli Elva Lutza, duo sardo di chiara fama internazionale, l’artista si esibirà in coinvolgenti rivisitazioni della canzone d’autore hispano-americana e catalana in contaminazione e con l’improvvisazione alla
tradizione musicale sarda. Tutti gli appuntamenti e si terranno nella sala dell’anfiteatro verranno presentati da Marco Moledda.
“Manifestazioni come queste contribuiscono a rafforzare il percorso di valorizzazione della straordinaria figura della
Deledda. La nona edizione festival finanziata dall’assessorato regionale al Turismo tramite la legge 7 e con l’importante contributo della Fondazione di Sardegna ed importanti partnership – è il commento conclusivo di Vacca -, non solo offre appuntamenti rilevanti dal punto di vista cultuale ma rappresenta un importante strumento per la valorizzazione e la promozione dell’intero territorio in chiave turistica”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA