Fanno innamorare i norvegesi della Sardegna: la storia di Erika e Danilo, tra canti in sardo e duro lavoro
Danilo e Erika partono alla volta della Norvegia con la Sardegna nel cuore... e presto anche i norvegesi si innamorano dell’Isola: del resto Danilo canta le canzoni sarde mentre stende e cuoce le pizze. E il giornale più importante della Norvegia li nota e dedica loro un articolo. La loro storia
«Amiamo il nostro lavoro e cerchiamo di imparare e crescere sempre di più.»
Nel cuore della 30enne Erika Sechi e del 42enne Danilo Dettori c’è sempre stata la passione per il mondo della ristorazione e l’amore per la propria Isola – l’una è originaria di La Muddizza, Valledoria, e l’altro di Santa Maria Coghinas: chissà se avrebbero mai immaginato che un giorno sarebbero approdati in Norvegia a cucinare e far innamorare della Sardegna gli abitanti di questo Paese così lontano.
Ma facciamo un passo indietro di alcuni anni.
Danilo gestisce un bar del suo paese, Erika lavora a Valledoria tra bar e ristoranti. Amano viaggiare, scoprire nuovi posti e nuove culture, incontrare persone nuove, ma quando fanno un particolare viaggio è innamoramento vero e proprio: la Norvegia li rapisce, stregandoli.
«Un po’ per gioco e un po’ per curiosità volevamo fare un’esperienza di lavoro all’estero. Siamo partiti a settembre 2019 e inizialmente non è stato tutto facile, eravamo soli, lontano da casa, e per la prima volta ci siamo trovati a lasciare la nostra amata Terra Sarda» raccontano. «Ci rincuorava il fatto che saremo rimasti solo per 6 mesi.»
Ma poi iniziano a conoscere il posto, i norvegesi. Si adattano alle abitudini, si ambientano e non solo: pensano di restare. Del resto, un salto così grande non può esaurirsi in poco tempo.
«È stato amore a prima vista. Abbiamo iniziato a lavorare fin da subito in un ristorante italiano vicino al centro di Oslo, Danilo come pizzaiolo e io cameriera. Il nostro lavoro è sempre stato gratificato e apprezzato, i norvegesi amano l’Italia e il cibo italiano.»
Be’, del resto questo è proprio uno dei motivi principali che li sprona a restare.
«Ci sentivamo a casa, ci sentivamo amati e ci sentiamo amati ogni singolo giorno.»
Ma non solo: presto per Erika e Danilo arriva la popolarità.
«Le prime soddisfazioni sono arrivate quando anche i giornalisti hanno iniziato a parlare con noi, ad apprezzarci e complimentarsi, pubblicando un articolo in uno dei più famosi giornali norvegesi. La cosa che colpiva di più tutti, giornalisti compresi, era la capacità di Danilo di far divertire la gente: sentirlo cantare mentre lavorava li ammaliava. E poi le sue pizze sono qualcosa di davvero eccezionale, con tutti gli ingredienti importati dall’Italia.»
Sì, perché Danilo – mentre stende le pizze e le cuoce – canta le canzoni dell’Isola, fa innamorare delle nostre note tanto amate il popolo nordico. Erika e Danilo entrano nel cuore dei norvegesi con umiltà, grazie al duro lavoro e all’amore per la propria terra. Insomma, rimanere è la strada che decidono di percorrere.
«Abbiamo lavorato e vissuto nel cuore di Oslo per 4 anni, ma da cinque mesi a questa parte abbiamo lasciato la città per trasferirci nel centro della Norvegia. Ci hanno contattato per gestire una pizzeria chiamata “Casa nostra”, situata all’interno di un affascinante resort di montagna vicino alle piste da sci in un villaggio molto frequentato da turisti di tutto il mondo. Siamo entrati subito a far parte di questa nuova compagnia norvegese.»
In Sardegna hanno tanto, non c’è giorno che non ci pensino: Danilo lascia un figlio di 14 anni che, ogni volta che può, parte, direzione Norvegia, e Erika lascia tutta la famiglia.
«Si sa, per noi sardi lasciare la nostra terra non è mai facile, è il nostro posto felice, il nostro posto del cuore. Vivere all’estero ci permette di passare sempre qua le nostre vacanze estive e natalizie, con i nostri affetti più cari, ed è sempre un’emozione fare rientro a casa con la tranquillità e la sicurezza di un lavoro stabile e un salario da sogno. Siamo contenti di tutto ciò che stiamo vivendo, i nostri sogni si avverano ogni giorno e siamo estremamente soddisfatti e felici di tutto ciò.»
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