Jerzu, l’associazione Voltalacarta incontra gli alunni dell’istituto Businco per un 25 novembre di riflessione

L'evento ha coinvolto il Businco che nel paese del Pardu gestisce le scuole primarie e quelle secondarie di primo e secondo grado. L'istituto diretto da Alessandro Bianco nella scorsa primavera ha partecipato con tantissime classi, coordinate dalla docente Maria Lina Cerina, al progetto “Educazione al rispetto attraverso la parità di genere”, voluto dalla Consigliera di Parità della Provincia di Nuoro e Ogliastra, Lorena Urrai, e realizzato da Voltalacarta.
Il terribile femminicidio di Giulia Cecchettin, con il suo portato emotivo, ha segnato un prima e un dopo nella lotta alla violenza di genere, e ha messo al centro del problema, finalmente, l’aspetto educativo come imprescindibile strumento di prevenzione. La scuola è diventata protagonista del dibattito intorno al tema dell’educazione alle pari opportunità, alla cultura del rispetto delle differenze, e contro ogni discriminazione di genere. Un dibattito, però, spesso infarcito di pregiudizi, approssimazione, se non di vera e propria mistificazione.
L’associazione Voltalacarta da sempre mette al centro del suo impegno attivista l’informazione e la formazione delle giovani generazioni. E in questa ottica ha scelto di celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne organizzando un evento che avesse come focus privilegiato l’istruzione, organizzando insieme al Comune di Jerzu -grazie all’impegno appassionato della consigliera Belinda Locci- un evento dal titolo “La parola alla scuola, percorsi didattici contro la discriminazione di genere” che si è tenuto nell’aula consiliare in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne.
“Troppo spesso parlano di scuola adultə che nelle aule scolastiche non hanno mai messo piede, che pontificano su teorie didattiche, metodi e bisogni delle giovani generazioni”, spiega la presidente Loredana Rosa. “Con Voltalacarta, in quasi dieci anni abbiamo incontrato migliaia di studenti in scuole di ogni ordine e grado: crediamo fortemente che a loro si debba dare la parola, imparare ad ascoltare, con loro confrontarsi e dialogare, se vogliamo capire davvero il nostro complessissimo presente. Questo abbiamo fatto col Comune di Jerzu e le tante persone coinvolte nella intensa e profonda serata del 25 novembre: i contributi di decine di ragazzə di ogni età hanno animato e commosso il numeroso e attentissimo pubblico”.
L’evento ha coinvolto il Businco che nel paese del Pardu gestisce le scuole primarie e quelle secondarie di primo e secondo grado. L’istituto diretto da Alessandro Bianco nella scorsa primavera ha partecipato con tantissime classi, coordinate dalla docente Maria Lina Cerina, al progetto “Educazione al rispetto attraverso la parità di genere”, voluto dalla Consigliera di Parità della Provincia di Nuoro e Ogliastra, Lorena Urrai, e realizzato da Voltalacarta. E anche in quest’ultima occasione ha dato il suo contributo attraverso le performance e le letture a tema a cura degli e delle studenti, guidatə dal regista Fabrizio Passerotti.
I lavori, coordinati da Loredana Rosa, sono stati aperti dalla Consigliera di Parità Lorena Urrai. Al suo intervento sono seguiti quelli della vicesindaca Simona Demurtas, della consigliera Belinda Locci, del dirigente del Businco, Alessandro Bianco. Ma i veri protagonisti, come detto, sono stati gli studenti e le studentesse che hanno evidenziato una grande sensibilità riguardo alle discriminazioni, non solo verso le donne ma anche verso chi manifesta orientamenti sessuali non conformi alla “norma”.
Gli alunni e le alunne della 4a ITC del Businco, guidatə dalla professoressa Marianna Contu, hanno proposto una ironica videopresentazione in cui hanno recitato alcune situazioni simbolo della discriminazione di genere, in famiglia e sul lavoro.
Veronica Ligas, studentessa del Liceo Da Vinci di Lanusei, ha interpretato un monologo da lei stessa scritto, un accorato j’accuse contro il patriarcato e le Stato che poco o nulla fa per contrastare davvero la piaga del femminicidio. Un altro studente del Da Vinci, Stefano Deidda, ha contributo con il video-monologo “Not all men: False!” in cui afferma che ogni uomo è coinvolto, anche se non ha mai agito violenza (il video è visibile sul suo profilo Facebook). Matteo Scudu, studente universitario di Villagrande Strisaili, ha evidenziato come persista una cultura maschilista in molte pieghe della vita quotidiana, a cominciare dai media. Scudu, nel 2016, era stato tra gli studenti coinvolti nella video inchiesta “Voci di un verbo plurale”, realizzata da Voltalacarta in cinque scuole ogliastrine, di cui è stato proiettato un estratto.
“È stato un incontro emozionante. Grazie a tutte e a tutti quelli che hanno reso questa serata così speciale”, ha scritto la consigliera comunale Belinda Locci sul suo profilo Facebook. Le fa eco Loredana Rosa. “Voltalacarta ringrazia e conferma che il nostro non è solo uno slogan ma un realtà: insieme si fa la differenza”.

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