Studio e passione per gli abiti tradizionali. Gabriele Lai: «Cerco l’identità vestimentaria di Bari Sardo»

L’Associazione Culturale N.S. di Monserrato di Bari Sardo nasce nel 2016 con un obiettivo importante: lo studio, l'approfondimento e la ricostruzione del vestiario tradizionale del nostro paese. E ora ha raggiunto dei traguardi incredibili. «Oggi mi sento fiero e soprattutto orgoglioso perché pian piano vedo premiati tutti i sacrifici che ho fatto in tanti anni della mia vita» spiega Gabriele Lai.
«Quella che coltivo è una grande passione che cresce da sempre in maniera smisurata dentro di me. Sono nato e cresciuto in una famiglia dove si confezionavano i tipici costumi sardi. Quindi la mia infanzia è stata contrassegnata dalla presenza di rotoli di stoffa e rumorose macchine da cucire che lavoravano instancabilmente dalla mattina alla sera. Quindi per me appassionarmi alla tradizione vestimentaria è stata una cosa semplice e spontanea.»
A esprimere queste parole cariche di significato e di amore per la propria terra è il bariese Gabriele Lai, Presidente dell’Associazione Culturale N.S. di Monserrato. Il legame tra un sardo e la propria Isola, con le tradizioni forti e il passato che accompagna il presente, sa essere forte come pochi e portare avanti una realtà simile è importante per le nostre radici.
«Oggi mi sento fiero e soprattutto orgoglioso perché pian piano vedo premiati tutti i sacrifici che ho fatto in tanti anni della mia vita» continua Lai. «Inoltre la mia continua, instancabile e quotidiana ricerca verso la corretta identità vestimentaria, la riproduzione attenta e meticolosa di ogni singolo pezzo, fatta cercando sempre di utilizzare tutti quei materiali (a volte introvabili) che si accostano il più possibile alla realtà, la presa di coscienza e il grosso carico di responsabilità mi hanno dato anche la possibilità di creare un’Associazione Culturale con la quale poter partecipare alle più importanti manifestazioni folkloristiche in rappresentanza di Bari Sardo, oltre a essere ospiti a tante mostre ed eventi di notevole interesse culturale.»
L’Associazione Culturale N.S. di Monserrato di Bari Sardo nasce nel 2016 con un obiettivo importante: lo studio, l’approfondimento e la ricostruzione del vestiario tradizionale del nostro paese. E ora ha raggiunto dei traguardi incredibili.
«La passione per la storia e per le tradizioni ci ha permesso di raccogliere e custodire nel tempo una vasta gamma di abiti del nostro passato che gelosamente custodiamo» spiega Lai, con una luce negli occhi. «Dopo due anni di intenso lavoro grazie alle numerose testimonianze dei nostri paesani e con la collaborazione dei massimi cultori del vestiario isolano, siamo riusciti a portare alla luce la corretta identità dell’abbigliamento tradizionale utilizzato dai nostri antenati tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento.»
Nel dettaglio, ad esempio, una chicca in anteprima: «L’abito femminile, austero ed elegante, riporta una tipologia di gonna ampia a “Campana ” dai vari colori. Tutte sono caratterizzate dalla stessa forma sartoriale denominata a “Tavelas” cioè tutte le pieghe del tessuto della parte posteriore sono rivolte verso un’unica piega baciata centrale, denominata “Antavela Maistra”. La parte interna della gonna è foderata con una fascia di tela di cotone grezzo con lo scopo di aumentarne principalmente l’ampiezza e la volumetria.»
Di grande interesse – racconta Lai – è stata la realizzazione di un convegno sul vestiario locale di metà Ottocento ispirato agli acquarelli di Giovanni Gessa.
«Nella storia dell’iconografia sarda Ottocentesca si distinguono le preziose tavole dell’acquarellista Giovanni Gessa» prosegue. «Le opere risalenti agli anni 1858-1860 descrivono con assoluta precisione le fogge vestimentarie di abiti maschili e femminili di diversi centri della Sardegna, tra cui anche Bari Sardo. Le tavole del Gessa attualmente sono custodite all’ISRE di Nuoro e sono ritenute una fonte attendibile di primaria importanza per l’eccellente qualità con cui sono raffigurati gli abiti. I dettagli e la straordinaria minuzia dei particolari ne hanno permesso la riproduzione e l’esposizione al pubblico in un importante convegno che si è svolto a Bari Sardo nell’aprile del 2018. Al convegno organizzato dalla nostra Associazione hanno partecipato i massimi esperti del vestiario tradizionale sardo, compresi i responsabili dell’ISRE di Nuoro. Il convegno è stata un’importante occasione di dibattito e di confronto nella quale è emerso che certi aspetti delle fogge vestimentarie dell’abito tradizionale bariese riprendono a pieno un’identità comune a quasi tutti i paesi d’Ogliastra.»
Ma non solo: il 4 dicembre a Bari Sardo, a partire dalle ore 16 e 30 nel Centro Civico in Piazza Repubblica, ci sarà un convegno dal nome “Homines, studio e ricerca sul vestiario tradizionale bariese”.
«Il prossimo 13 e 14 dicembre sarò presente a un’importante mostra organizzata all’archivio di stato di Sassari.»
«Sicuramente ho ancora bisogno di crescere e migliorare,» conclude «ma nel frattempo continuo con orgoglio a lavorare e ricercare la giusta identità vestimentaria del nostro paese.»

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