“Non mi dimenticherò mai quegli occhietti”: il racconto del salvataggio di un bimbo di 8 anni, il nonno e un amico in mezzo al mare in tempesta

Bimbo di 8 anni, il nonno e un amico salvati in mezzo al mare in tempesta: il coraggio di un gestore di uno stabilimento balneare di Tortolì.
Pomeriggio del 6 settembre, il mare in quel di Tortolì era grosso e le onde abbastanza potenti da non permettere di riuscire a ritornare in riva con semplicità a nessuno, si immagini a un bambino. Ma per fortuna la brutta avventura capitata ieri si è conclusa con un lieto fine e a raccontarcela è proprio il coraggioso protagonista del salvataggio, Pier Paolo Pisano, tortoliese, gestore di uno stabilimento balneare e bagnino.
“La cosa che più mi è rimasta impressa, anche al di là della paura e dell’ansia, sono stati gli occhi del bambino. Ho due figli e, da padre, l’emozione è stata ancora più forte. Lui poi, appena 8 anni è stato meraviglioso, ha collaborato in tutto e per tutto al salvataggio del nonno e della terza persona intervenuta”. Ma torniamo un po’ indietro per capire cosa è successo: nel pomeriggio di ieri, 6 settembre, il vento nella costa ogliastrina era forte e la corrente in mare abbastanza potente da far sì che, negli stabilimenti balneari in spiaggia i bagnanti venissero avvisati della pericolosità della situazione.
Un bambino ha deciso però, ignorando la situazione e le condizioni del mare, di immergersi ma, vista la forse delle onde è bastato un attimo per non permettergli di riuscire a ritornare in riva. Il nonno del piccolo ha subito provato a tuffarsi per cercare di afferrarlo ma anche lui è stato trascinato dalle onde. Stessa cosa è successa a un terzo bagnante. Immediato l’intervento di Pier Paolo Pisano che, fortunatamente ma non senza difficoltà, è riuscito a riportare i 3 sulla battigia.
“Spesso ci troviamo a fare delle cose che il lavoro ci richiede, anche se veniamo lasciati soli. L’Amministrazione dovrebbe aiutarci perché tante volte ci ritroviamo a rischiare e anche ad essere detestati perchè in tanti non vogliono rispettare le norme e i segnali, come questi giorni in cui il mare era davvero pericoloso. D’ora in poi controllerò quel tratto di mare con ancora più attenzione ma tutti devono fare la loro parte perchè il mare va sempre rispettato”.
“Ovviamente rifarei altre 100 volte quello che ho fatto, sono felice che sia tutto andato per il verso giusto e spero davvero che il bambino superi velocemente quello che ha vissuto”.

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