A Baunei esiste “Su meraculu”: 200 metri di grotte che si affacciano su Cala Sisine

Conosciuta anche come Sa Rutt’e su Meraculu, questa grotta ti porterà attraverso un regno di stalattiti, stalagmiti, pisoliti, vaschette e pavimenti lucidi: pure bellezza, quasi "miracolosa", appunto
La dissoluzione dei calcari ha portato alla creazione di un gioiello geologico come Sa Rutt’e su Meraculu, meglio conosciuta come la Grotta del Miracolo.
Situata sulle pendici di Baccu Erettili e affacciata su Cala Sisine, questa incredibile grotta è un tesoro della natura che ti lascerà a bocca aperta. La grotta è lunga 200 metri con una temperatura costante di 17°, ed è opulenta di sculture naturali formate da stalattiti, stalagmiti, pisoliti, vaschette e pavimenti lucidi. Camminando attraverso uno stretto corridoio con stalagmiti a forma di cavolfiore, si arriva al vano centrale alto fino a sei metri e lungo oltre cento metri.
Qui si trova una scenografia espressionista di colonne e forme dalle tinte cromatiche affascinanti, comprese una forma d’anfora, una clessidra, un ranocchio e una ricca sala del tesoro. Grazie a un camminamento interno, potrai ammirare i profili delle varie concrezioni e intravedere ambienti ancora da scoprire. Sei pronto per un’esperienza unica?

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Omicidio di Bari Sardo: gli inquirenti trovano un coltello sospetto, potrebbe essere l’arma del delitto

Si intensificano le indagini sulla tragica morte di Marco Mameli, il giovane operaio di 22 anni originario di Ilbono, ucciso la sera del 1° marzo durante la sfilata di Carnevale a Bari Sardo. Nelle ultime ore gli investigatori hanno rintracciato un coltello che potrebbe essere stato utilizzato per il delitto. Un ritrovamento che potrebbe segnare una svolta decisiva nell’inchiesta.
Omicidio di Bari Sardo: gli inquirenti trovano un coltello sospetto, potrebbe essere l’arma del delitto.
Si intensificano le indagini sulla tragica morte di Marco Mameli, il giovane operaio di 22 anni originario di Ilbono, ucciso la sera del 1° marzo durante la sfilata di Carnevale a Bari Sardo. Nelle ultime ore gli investigatori hanno rintracciato un coltello che potrebbe essere stato utilizzato per il delitto. Un ritrovamento che potrebbe segnare una svolta decisiva nell’inchiesta.
Gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato l’arma che ora sarà sottoposta a una serie di approfonditi accertamenti per verificare se si tratti effettivamente dello strumento che ha tolto la vita a Mameli. La lama verrà analizzata in laboratorio, dove esperti della scientifica cercheranno tracce biologiche e impronte utili a risalire all’autore dell’omicidio.
Nei giorni scorsi gli inquirenti avevano già acquisito diversi coltelli e li avevano passati al vaglio per verificare eventuali compatibilità con le ferite riportate dalla vittima. Ora questa nuova pista potrebbe dare finalmente un volto e un nome all’assassino. Se le analisi confermeranno che si tratta dell’arma del delitto, si tratterebbe di una prova schiacciante in grado di indirizzare l’indagine nella direzione giusta.
Dopo giorni di attesa, dubbi e ipotesi, il lavoro degli investigatori sembra aver portato a un importante punto di svolta. L’intera comunità di Bari Sardo e di Ilbono segue con trepidazione gli sviluppi della vicenda, nella speranza che la giustizia possa presto fare il suo corso e portare alla cattura del responsabile di un crimine che ha scosso profondamente il territorio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA