Lo sapevate? In Sardegna cresce un arbusto che si chiama “ginepro coccolone”

Un arbusto di modeste dimensioni che porta però un nome davvero curioso: ecco dove si trova e come si presenta
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Nella Sardegna, la flora è mediterranea e il clima influisce molto sulla vegetazione boschiva. La macchia mediterranea, caratterizzata dalla presenza di diverse specie tra cui leccio, sughera, castagno, corbezzolo, lentisco, ginepro, olivastro, cisti, erica e molte altre, è di grande interesse ecologico e rappresenta una delle composizioni vegetali più rappresentative dell’area del Mediterraneo.
La gariga è invece presente nelle aree degradate ed è composta principalmente da timo, elicriso, cisti ed euforbia. Nella fauna è presente una vasta gamma di endemismi vegetali e animali di grande valore naturalistico.
Oggi portiamo la vostra attenzione sul fatto che in Sardegna esista anche il ginepro coccolone.
Come spiega molto bene il sito di Sardegna Foreste, questo arbusto dal nome curioso è di modeste dimensioni (3-6 m.) con portamento cespuglioso eretto, con chioma piuttosto irregolare e lassa, rami eretti, talvolta penduli.
Il “ginepro coccolone” è una sottospecie di Juniperus oxycedrus, rilevante ma scarsamente diffusa. In Sardegna, tuttavia, la sua comparsa è piuttosto frequente. Anche nell’aspetto, la pianta si distingue per dei galbuli più grandi e per la sua relativa rarità. Anche questa variante presenta due sottili righe bianche sugli aghi, ma questi ultimi sono meno pronunciati, e la forma della pianta risulta meno verticale rispetto ad altre sottospecie.

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Lanusei, ritrovato nel campanile il corpo senza vita di Giancarlo Contu, scomparso nel 2023

Dopo oltre un anno e mezzo di silenzio, angoscia e domande senza risposta, il caso della scomparsa di Giancarlo Contu si è chiuso tragicamente con un ritrovamento inquietante.
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Lanusei, ritrovato nel campanile il corpo senza vita di Giancarlo Contu, scomparso nel 2023.
Dopo oltre un anno e mezzo di silenzio, angoscia e domande senza risposta, il caso della scomparsa di Giancarlo Contu si è chiuso tragicamente con un ritrovamento inquietante.
Il corpo senza vita del 63enne ex portiere del Lanusei Calcio è stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione all’interno del campanile del Tempio Don Bosco, nel cuore della cittadina ogliastrina.
Il luogo del ritrovamento è tanto vicino quanto paradossalmente lontano: pochi passi da casa, eppure rimasto inesplorato per mesi, complice l’abbandono in cui versava la struttura da quando i Salesiani avevano lasciato il tempio. A fare la scoperta è stato un tecnico incaricato della manutenzione delle campane automatiche: salendo per accedere ai dispositivi, si è trovato davanti a un’immagine scioccante che ha posto fine, in modo drammatico, a un mistero che aveva tenuto con il fiato sospeso un’intera comunità. Secondo le prime ricostruzioni, Giancarlo Contu potrebbe essere entrato nel campanile attraverso una piccola apertura e, forse per un malore o un tragico incidente, sarebbe precipitato all’interno, rimanendo lì, senza che nessuno se ne accorgesse. Al momento della scomparsa, datata 23 dicembre 2023, l’ex sportivo era stato cercato senza sosta per ben 74 giorni, con ricerche a tappeto in tutta la zona, ma mai nessuno aveva pensato di controllare proprio quel campanile, chiuso da anni e dimenticato da tutti. La polizia scientifica è al lavoro per accertare con precisione le cause della morte, che al momento si ipotizzano naturali. Il commissariato di Lanusei coordina le indagini, anche per ricostruire gli ultimi spostamenti di Contu e capire cosa lo abbia spinto a introdursi in quell’edificio. Figura molto conosciuta e apprezzata in città, soprattutto per la sua esperienza tra i pali del Lanusei, Contu non era nuovo a episodi di allontanamento: in passato era stato ritrovato in un cimitero dopo un’altra breve scomparsa. Ma questa volta l’epilogo è stato ben diverso. La comunità lanuseina, scossa e incredula, piange ora un uomo che aveva lasciato un segno nel tessuto sportivo e sociale della città, e che purtroppo è rimasto troppo a lungo in silenzio, nascosto agli occhi di tutti, a pochi metri da casa.

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