Folla a Roma ai funerali di Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti

In chiesa non c'erano fiori, per volere della scrittrice, solo una composizione vicino alla bara scelta da lei, con fiori di carciofo, limoni, peperoncino e mirto.
Centinaia di persone, a Roma, per rendere omaggio e dare l’ultimo saluto a Michela Murgia, la nota scrittrice di Cabras scomparsa giovedì sera a 51 anni a causa di un carcinoma renale.
Nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo don Walter Insero, professore associato alla Pontificia università gregoriana e Cappellano presso la Rai dal 2004, ha celebrato la funzione, tra la commozione generale.
Quando è arrivato il feretro, fuori dall’edificio ci sono stati più di cinque minuti di applausi.
Dopo il funerale, alcuni amici di Michela Murgia hanno preso la parola per ricordarla, tra i quali Roberto Saviano, Lella Costa, Chiara Valerio. Presenti anche i membri della sua famiglia queer.
In chiesa non c’erano fiori, per volere della scrittrice, solo una composizione vicino alla bara scelta da lei, con fiori di carciofo, limoni, peperoncino e mirto. A chiudere la funzione, l’emozionante “No potho reposare”.
Fuori, in piazza del Popolo, in centinaia, al passaggio del feretro, hanno cantato “Bella ciao”, sventolando striscioni, cartelli e i libri della scrittrice.
Michela Murgia ha scritto fino all’ultimo: a breve uscirà postumo un suo libro sulla genitorialità.
Lo sapevate? Qual è la sorgente d’acqua più bella e famosa dell’Isola?

Ogni secondo, circa 500 litri di acqua oligominerale sgorgano da questa fonte che alimenta il fiume Cedrino e che, dal 1998, è riconosciuta come monumento naturale.
Nel cuore del Supramonte, a pochi chilometri da Oliena, si trova Su Gologone, la sorgente d’acqua più affascinante e famosa della Sardegna. Situata ai piedi del monte Uddè, questa risorgiva scolpita nella roccia dolomitica è un capolavoro della natura, con acque cristalline che vanno dal verde smeraldo al blu profondo.
Ogni secondo, circa 500 litri di acqua oligominerale sgorgano da questa fonte che alimenta il fiume Cedrino e che, dal 1998, è riconosciuta come monumento naturale. Meta ambita da speleosub di tutto il mondo, Su Gologone è stata esplorata fino a 135 metri di profondità dal sub Alberto Cavedon nel 2010.
Il paesaggio che la circonda è altrettanto straordinario: boschi di eucalipti, sentieri per escursioni, percorsi in kayak tra canyon e laghi, e un territorio ricco di storia e archeologia, con siti nuragici come Tiscali, la valle di Lanaittu e le grotte di Corbeddu. Su Gologone è un luogo che unisce natura, mistero e bellezza in un’unica, indimenticabile esperienza.

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