«Essendo in un paese piccolo abbiamo faticato a esporci, sicuramente quando abbiamo iniziato non avremmo mai immaginato di fare eventi grandi e di organizzare concerti tutti nostri, ma l’entusiasmo delle persone che ci stanno attorno ci ha spinto a fare sempre di più e a crederci seriamente. Concerto dopo concerto, ci divertiamo sempre di più e vediamo che la gente risponde, sempre presente.»

26 e 21 rispettivamente, Luca Pischedda e Peddola (Alessandro Mulas) – entrambi di Lotzorai – hanno appena tagliato il loro primo, grande traguardo: il 9 agosto è uscito il loro primo mixtape insieme, “Personal”: «Vi svelo una curiosità sul nome dell’album: si chiama così perché è un disco molto personale, tanto che nella copertina ci tenevo ci fossero i visi dei nostri amici.»

Ma non solo.

«“Personal” è nato per caso,» spiega Luca Pischedda «quando abbiamo sentito insieme la prima traccia che ho scritto, BURGER PISK, lui ha subito scritto una strofa e abbiamo deciso di fare un album, mettendoci tutta l’anima, come non avevamo mai fatto, insieme in studio. Nell’album c’è veramente tutto quello che siamo, c’è tutto quello che vogliamo dire, c’è tanto lavoro sui testi e sulle sonorità che volevamo mantenere sui toni del Rap classico: racconti, sfoghi, protesta e anche un po’ di sana autocelebrazione e skills da rapper.»

Due i feat all’interno del mixtape: Matilde e Tugu.

«Il nostro sogno è più che altro suonarlo in live, i concerti sono infatti la nostra più grande passione: guardare una persona che ti ascolta, guardarla proprio negli occhi… è la cosa più bella e stimolante del mondo.»

Ma come nasce la loro amicizia e il loro sodalizio?

Entrambi sono innamorati della musica fin da bambini, alle elementari: «Riuscivamo anche a mettere un po’ di rap cantato nelle recite» spiegano. «Poi abbiamo iniziato a fare freestyle e a scrivere le canzoni.»

Ma i due hanno ben 5 anni di differenza che, se non son tanti da adulti, son abbastanza perché due ragazzini non riescano a trovare la giusta affinità per unirsi all’insegna della musica: «Ovviamente, frequentavamo persone diverse e nessuno sapeva scrivessimo canzoni, sapevano che facevamo solo freestyle» aggiunge Pischedda. «Peddola un giorno mi chiamò e mi disse che anche lui sapeva improvvisare sul beat, quindi ci siamo trovati proprio così. Oltre al freestyle, lui mi disse che aveva qualche testo scritto e ci scambiammo il materiale. Il giorno dopo, felicissimi della situazione, ci incontrammo da lui e mi presentò un suo amico che faceva strumentali.»

Da quel giorno si inizia a incidere pezzi e, mano a mano, si aggiungono vari componenti al team: Giovanni Andrea (toondra), Davide Rubiu (brrake), Luca Usai (absolvtivm), Livio Loi (ronec), Maxim porcu (velletrano).

«Abbiamo deciso di creare la D.O.N setta, chiamata così perché lo studio di registrazione è a Donigala, frazione di Lotzorai. Ancora oggi, dal 2018, facciamo musica insieme e ci sentiamo ogni giorno, nonostante ognuno abbia i propri impegni. Siamo sempre uniti come appena iniziammo questo percorso insieme.

Ma a sancire l’inizio degli eventi live è un singolo, “Torna a scuola”: «Fu Peddola a scrivere questo pezzo. Qui si sfogava riguardo tutto quello che in quel periodo stava passando, poi dopo il primo evento in live decise di volere il mio zampino. La riscrivemmo e la pubblicammo insieme. E da lì, una carrellata di live dove abbiamo potuto esprimerci al meglio.»

Suonano all’Hakuna Matata, aprendo gli spettacoli di artisti importanti come Rocco Hunt e Mambolosco, al Tonio Dei prima del concerto Luca Muggianu, all’Arabax prima dei 50 Cent e Guè e saranno all’Arabax anche quest’anno.

Insomma, una passione che dura fin da quando sono bambini e che li ha portati a incontrarsi fino all’ultimo, grande traguardo del mixtape insieme.

Molti gli eventi che stanno organizzando per il lancio di “Personal” – in questo momento ascoltabile su YouTube ma già dalla settimana prossima disponibile in tutti i digital store –, con sempre in mente una cosa: la musica come unione.

Il Coro Sant’Antonio esprime tutta la sua gioia per il successo di Alice Delrio, 15 anni, di Ottana, che ha raggiunto le semifinali nazionali del Cantagiro 2025, portando con orgoglio il nome della sua comunità.

Un traguardo importante, frutto non solo del talento naturale di Alice, ma anche della dedizione, della passione e della costanza con cui coltiva la sua arte.

Accompagnata dalle maestre Rossana Pinna e Alice Simonelli, Alice ha scelto di esibirsi con un brano impegnativo e intenso come “Minuetto” di Mia Martini. Una performance che ha emozionato il pubblico e convinto la giuria, mettendo in luce la sua voce potente e la profondità della sua interpretazione.

“Con il cuore pieno di orgoglio vi presentiamo questo bellissimo traguardo… Per noi è solo l’inizio di un cammino ricco di soddisfazioni”, scrive il Coro Sant’Antonio di Ottana in un post dedicato alla giovane artista.

Il Cantagiro rappresenta per Alice un primo passo verso una carriera che promette grandi soddisfazioni. A soli quindici anni ha dimostrato maturità artistica e sensibilità interpretativa, confermando quanto impegno e talento possano trasformare i sogni in realtà.

Il sostegno della comunità e del coro resta il motore che la accompagnerà nei prossimi successi.

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