In Sardegna c’è una domus de janas decorata talmente bella da chiamarsi “S’incantu”
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La sua bellezza risalente a cinquemila anni fa, la rende la più spettacolare tra le 215 dome scolpite o dipinte (e su 3500 totali) scoperte nell’Isola.
La Tomba dell’Architettura Dipinta, nota come S’Incantu, è la più famosa delle quattro Domus de Janas nella necropoli di monte Siseri, nel comune di Putifigari (SS) in Sardegna.
La sua bellezza risalente a cinquemila anni fa, la rende la più spettacolare tra le 215 dome scolpite o dipinte (e su 3500 totali) scoperte nell’Isola.
L’interno della tomba raggiunge l’apice dell’arte neolitica grazie alla complessità e all’armonia architettonica, alla ricchezza e alla varietà di decori e colori, e alla ricercatezza legata all’attenzione dei popoli prenuragici nei confronti dei defunti. Fu scoperta nel 1989 ed è datata tra il Neolitico recente e l’Eneolitico (3200-2600 a.C.); essa fu utilizzata sino all’epoca romana.
La tomba si trova lungo il pendio del Siseri, a quota 850 metri, ed è la tomba I del sepolcreto scavato ad anfiteatro. A poche decine di metri di distanza si trovano le tombe II e III, parzialmente danneggiate e soggette all’inondazione a causa del crollo parziale dei loro soffitti. Sul versante opposto del monte, a 700 metri dalle altre tre, si trova la quarta tomba chiamata Badde de Janas, anch’essa danneggiata.
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Lo sapevate? Il mostro sardo Su Scultone protagonista di un’avventura di Topolino
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Indiana Pipps e la valle della memoria perduta, storia italiana pubblicata su Topolino 2203 del 1998 e disegnata dal celebre Bepi Vigna, ha tra i protagonisti il celebre rettile-mostro ogliastrino
Indiana Pipps e la valle della memoria perduta, storia italiana pubblicata su Topolino 2203 del 1998 e disegnata dal celebre Bepi Vigna, ha tra i protagonisti nientepopodimeno che il celebre rettile-mostro baunese Su Scultone, che leggenda narra fosse stato ucciso da San Pietro.
Ma veniamo alla storia: Indiana Pipps fa una scoperta sensazionale ma tre misteriosi individui lo catturano. Nel frattempo, al sicuro a Topolinia, Topolino apre una lettera di Indiana che lo invita a raggiungerlo di tutta fretta proprio per renderlo partecipe della sua scoperta. Così il celebre topo dei fumetti approda in Sardegna, ma Indiana non ricorda nulla dei giorni precedenti. Ma come mai quest’amnesia? Questa la domanda dei due che si mettono quindi a investigare. Topolino e Indiana, dopo aver trovato nella tasca dell’archeologo un biglietto, giungono a Brunculungupuntu. Dopo che due pastori si rifiutano di dar loro informazioni, si rifugiano in un bar: mai decisione fu più saggia perché lì i due incontrano Kay Calvin, una reporter in cerca del famosissimo zoologo Olaf Oblung, giunto nell’Isola alla ricerca del temutissimo Scultone. Kay chiede proprio a Indiana perché sa che è stato proprio lui l’ultimo a vederlo, sebbene lui non ricordi ancora niente.
La reporter, Topolino e Indiana allora si mettono in viaggio. Lungo la valle trovano un indizio che svela che Indiana è stato lì, su questo non c’è dubbio. I tre, nella gola, sbattono su alcuni massi e perdono conoscenza. Si risvegliano in una valla paradisiaca, portati lì proprio dai pastori con cui avevano parlato poco tempo prima. Lì c’è anche lo zoologo che spiega loro che la tranquillità di quel posto, unita al fatto che non lo conoscesse nessuno, ha fatto sì che molte specie proliferassero indisturbate. Il professore quindi dà l’opportunità – dopo aver dato ai presenti degli occhiali speciali – di vedere il leggendario Scultone, e spiega anche il motivo dell’amnesia: chi guarda l’animale negli occhi senza gli occhiali, perde gli ultimi ricordi. I pastori non avevano svelato il mistero fino a rendersi conto che l’interesse delle persone era puramente scientifico, continua a parlare il professore, ma quando andranno via i ricordi di tutti verranno cancellati per preservare quel posto bellissimo e i suoi abitanti.
La reporter, però, a caccia di scoop, fa una foto all’animale e corre via verso la conferenza che ha indetto per svelare a tutti la verità. Ma prima della conferenza, quando il rullino viene portato a sviluppare, i due pastori, in accordo con il fotografo, scambiano la foto dello Scultone con quella di un asino. Quindi alla conferenza c’è solo… un bel po’ di risate!
Tornano quindi tutti alla valle e si sottopongono allo sguardo dell’animale leggendario, così dimenticano tutto e decidono di stare un po’ in spiaggia per rilassarsi, mentre dall’alto i pastori – con lo Scultone – li guardano, divertiti.
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