Festival della Resilienza: 100 metri di murale per 100 anni di storia del Macomer Calcio
Prima della crisi industriale e occupazionale, i Supermercati Vinci erano una realtà imprenditoriale di riferimento per la Sardegna, furono infatti i primi a introdurre il codice a barre nella regione. Tuttavia, durante la stagione dei sequestri che ha segnato l’isola,
Prima della crisi industriale e occupazionale, i Supermercati Vinci erano una realtà imprenditoriale di riferimento per la Sardegna, furono infatti i primi a introdurre il codice a barre nella regione. Tuttavia, durante la stagione dei sequestri che ha segnato l’isola, le mura dei vecchi supermercati, che si estendono per oltre cento metri in Viale Gramsci a Macomer, sono diventate iconiche per una frase che nessun macomerese sarà mai in grado di dimenticare: “Spezziamo le catene”. Infatti, era il 1995, quando dopo 310 giorni in mano ai rapitori, Giuseppe Vinci veniva rilasciato per poter tornare a casa dalla famiglia.
Oggi questo muro trova una nuova vita grazie al Festival della Resilienza che, quest’anno, in occasione del Centenario del Macomer Calcio e in collaborazione con l’omonima società sportiva, il Comune, il Forum Giovani e il Centro Servizi Culturali andranno a raccontare un secolo di storia giallorossa con un enorme murale.
“Per un evento così importante non potevamo non osare” dichiara Gian Luca Atzori, presidente dell’APS ProPositivo, organizzazione fondatrice del Festival, “insieme alla società, abbiamo deciso di realizzare l’opera più grande mai creata dalla nostra associazione: un murale giallo rosso lungo decine di metri che, nel centro del paese, andrà a ricordare la storia, i momenti e i personaggi più importanti.”
Dal 19, tutte le sere dalle 18 alle 20, l’artista macomerese Valentina Vinci ha guidato un grande intervento partecipativo, dando la possibilità a chiunque, dai bambini agli anziani (con o senza esperienza), di poter contribuire all’opera e alle celebrazioni.
L’opera sarà un vero e proprio “murale vivente”, continua Isabel Gollin, direttrice artistica della manifestazione, “il muro racconterà cosa è accaduto negli ultimi 100 anni, ma abbiamo dato vita ad una tela che potrà continuare a crescere, sperando di poter ospitare gli aneddoti dei prossimi cento.”
Dal 22 luglio, sono invece arrivate a Macomer due grandi artiste straniere: Mafalda Gonçalves dal Portogallo e Agus Rúcula dall’Argentina, le quali partendo da foto e aneddoti, daranno vita al racconto secolare.
“La manifestazione si concluderà con una grande festa il 31 luglio” racconta Fabio Lotta, presidente del Forum Giovani Macomer, “un holi color giallo-rosso che andrà ad inaugurare l’opera e celebrare la squadra”
“Il murale giallorosso che festeggia i primi 100 anni di storia del Macomer calcio” conclude Francesco Marongiu, Presidente della Società, “è un tributo a tutte quelle persone che in questo secolo di storia sportiva col loro impegno hanno reso gloriosa la storia della squadra, ricca di successi sportivi e di storie memorabili. E’ un lasciato alla comunità macomerese nella speranza che ancora per lungo tempo accompagni la storia della squadra giallorossa rimarcandone la sua importanza. Ci piace averlo realizzato con il Festival della Resilienza, le associazioni giovanili e il Polo Culturale di Macomer. Questo connubio racconta la capacità del Macomer calcio di essere presente e aperto alle altre realtà della città che operano per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità e la qualità dei suoi rapporti sociali.”
Dopo 30 anni, lo stesso muro che raccontava una tragedia diventa una celebrazione della vita, dello sport e del territorio. La comunità di Macomer non si arrende e continua, a suo modo, a spezzare le catene.
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