Il Moddizzosu e il Pane Pintau a Londra grazie al sardo Stefano Campus: «L’Isola? Mi manca molto»

«Ormai sforniamo una media di 300 pizze al giorno, in più abbiamo un angolo dove continuiamo a fare il pane e a vendere prodotti sardi!». L’ilbonese 26enne Stefano Campus porta l’Isola a Londra.
Prima un locale, poi un altro, ancor più capiente e ancor più attrezzato: a Londra il panettiere, ilbonese di nascita, Stefano Campus ha trovato la sua strada, portando l’Isola lontano. Moddizzosu, pane pintau e tanto altro… e se non è portare la Sardegna in giro per il mondo questo, cos’altro?
Ma torniamo un pochino indietro.
Stefano ha 19 anni quando decide di fare la valigia, destinazione Londra. È giovane, ma ha sempre lavorato nell’Isola. Dopo un’intensa stagione estiva a Tortolì, appena diplomato, parte: è l’ottobre del 2016.
Inizialmente, c’è qualche problema legato alla lingua e qualche ostacolo ad ambientarsi, ma impara in fretta sia a farsi capire che alla multiculturalità londinese. Non trascorrono nemmeno due giorni e trova il suo primo lavoro da pizzaiolo.
«Mi hanno accolto bene e hanno valorizzato le mie capacità, già nei primi sei mesi di lavoro ho ricevuto tre promozioni, ho poi iniziato a inserirmi nella comunità italiana che esiste qua a Londra. Anche la casa dove vivevo era gestita da italiani, tra cui un sardo, e piano piano ho iniziato a fare dei lavori di manutenzione per loro, come secondo lavoro».
È proprio in questo momento che Stefano conosce la sua attuale socia, sempre italiana.
Il primo anno a Londra è costellato da proposte di lavoro con ottimi stipendi, e Stefano non si lascia sfuggire nessuno straordinario: pizzaiolo, panettiere ma anche altri campi, il sardo mette tutto il suo impegno nel lavoro.
«La mia socia e io decidemmo, dopo circa un anno, di cercare un locale per aprire una panetteria visto che non esisteva un’attività simile nel quartiere dove vivevamo. Ci sono voluti circa tre mesi per trovare il locale, ristrutturarlo e renderlo operativo. Io e mio fratello ci siamo occupati di tutto, riuscendo ad abbattere tempi e costi».
Ed ecco il primo locale, dove si produce principalmente pane: così il Moddizzosu e il Pane pintau (insieme a tante altre prelibatezze sarde) fanno il loro ingresso nella città inglese. «Fu subito un successo: la gente apprezzava la genuinità dei prodotti e la nostra umanità… nel senso: eravamo sempre là dentro a lavorare e a curare ogni dettaglio, siamo diventati un punto di riferimento nel quartiere».
Fioccano i titoli e il locale viene eletto “negozio più salutare della zona” con tanto di nome sulle brochure di vendita delle case. «Sicuramente non mi aspettavo questi risultati,» rivela Campus «quindi dopo circa un altro anno ho deciso di aprire un locale più grande, con dei posti a sedere dove la gente potesse consumare dei pasti caldi, tra cui la pizza».
5 dipendenti e 300 posti a sedere nel nuovo locale, The Italia Bakery, che si rivela subito un successo.
«Ormai sforniamo una media di 300 pizze al giorno, in più abbiamo un angolo dove continuiamo a fare il pane e a vendere prodotti sardi!».
Tornare? Chissà. «Mi manca tanto la Sardegna,» conclude «vorrei tornare e investire nel turismo».

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