Non sempre durante le Ere Glaciali c’era freddo. Testimonianze anche in Sardegna

Il Mediterraneo, durante questa fase mite, era infatti abitato da specie che oggi sono diffuse lungo le coste del Senegal
«Nel corso della sua storia più antica la Terra ha visto il susseguirsi di diversi periodi glaciali che hanno influenzato talvolta anche l’evoluzione della vita. Sono comparsi infatti elefanti e rinoceronti lanosi e addirittura ominidi adattati ai climi freddi.»
Il paleontologo Daniel Zoboli dell’Università di Cagliari si addentra oggi in uno dei temi più “caldi” – si fa per dire – del momento, catapultandoci in un viaggio all’indietro nel tempo.

Figura 1. Nel grafico il rapporto isotopico dell’ossigeno e i mutamenti climatici degli ultimi 400.000 anni (la freccia rossa indica il MIS 5e). A destra un blocco di arenaria con fossili di molluschi di clima caldo (Museo PAS-Martel di Carbonia)
«Non tutti però sanno che durante le ere glaciali non c’è sempre stato freddo!» spiega lo studioso. «Le fasi fredde sono state infatti intervallate da periodi più o meno lunghi caratterizzati da un clima mite o caldo, talvolta più caldo di quello attuale. Queste fasi vengono chiamate “interglaciali”. L’ultimo picco interglaciale viene chiamata MIS 5e (Marine Isotope Stage 5e) e si è verificato attorno a 126.000 anni fa.»
«Le testimonianze di questa fase calda sono presenti anche in Sardegna e sono date da evidenze geologiche e paleontologiche. Il mare infatti era più alto di diversi metri rispetto a oggi e ricopriva parte dell’odierna linea costiera. Depositi di spiagge fossili sono oggi visibili in alcune aree dell’immediato entroterra o a quote superiori rispetto all’odierna (ma qui entrano in gioco anche altri fattori come la neotettonica). I fossili di molluschi marini ci raccontano sicuramente un mare ben più caldo dell’attuale.

A sinistra conchiglia di Conus ermineus, a destra conchiglia di Patella ferruginea, Pleistocene di Giba (Museo PAS-Martel di Carbonia)
Il Mediterraneo durante questa fase interglaciale era infatti abitato da specie che oggi sono diffuse lungo le coste del Senegal. Tra queste avevamo bivalvi e soprattutto gasteropodi come ad esempio lo strombo (Thetystrombus latus). Questi molluschi hanno conchiglie robuste che possono raggiungere una decina di centimetri di lunghezza e vivono principalmente in acque basse caratterizzate da fondali sabbiosi.

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