Lo sapevate? In Sardegna ci sono delle grotte che i nuragici usavano come templi

Sono un complesso carsico di 540 milioni di anni fa ancora "‘vivo" perché le formazioni calcaree sono in continua evoluzione: ecco come lo usavano i nuragici
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C’è una magia che riposa nel sottosuolo dell’Iglesiente, quella creata dalle grotte di su Mannau, nel territorio di Fluminimaggiore, nella Sardegna meridionale.
Sono un complesso carsico di 540 milioni di anni fa ancora “‘vivo” perché le formazioni calcaree sono in continua evoluzione.
L’antro s’insinua per otto chilometri nel cuore della terra con due rami principali: quello sinistro originato dal fiume Placido, con spettacolari condotti e saloni, quello destro, il maggiore e quasi ‘orizzontale’, originato dal fiume Rapido. La lunghezza totale è di 8 chilometri ed il punto più alto è di 153 m.
La parte visitabile è composta da numerose sale abbellite con concrezioni, stalattiti, stalagmiti (la più alta misura 11 metri), colonne che si innalzano fino a 15 m, cristalli di aragonite, laghi sotterranei.
La sala archeologica è un grande tempio ipogeo sin da epoca prenuragica: i resti di lucerne a olio, ritrovati qui, ricordano i riti del culto dell’acqua. Gli studiosi ritengono che anticamente fu un tempio ipogeico dove circa 3000 anni fa sacerdoti nuragici praticavano antichi riti legati all’acqua sacra ed in qualche modo collegato al tempio di Antas, non lontano.

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Una Ragazza per il Cinema 2025: la Sardegna brilla a Taormina

Quest’anno la Sardegna ha fatto sentire forte la sua voce: otto finaliste hanno rappresentato l’Isola, conquistando quattro importanti riconoscimenti.
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Il 7 settembre 2025, il Teatro Greco Antico di Taormina ha ospitato la XXXVII edizione di Una Ragazza per il Cinema, il concorso nazionale che celebra bellezza, talento e passione per le arti dello spettacolo. La serata è stata condotta da Beppe Convertini e Beatrice Luzzi, tra momenti di spettacolo, comicità e musica: da Emanuela Aureli a Giovanni Tesse, fino al live della cantante Dolcenera. Tanya la Gatta, con il suo podcast Mediaset, ha documentato l’evento e intervistato gli artisti presenti.
La giuria tecnica, composta da nomi illustri come Giulio Manfredonia, Maria Rosaria Russo, Simone Bonaccorsi, Garrison Rochelle, Pablo di Gil Cagné e Riccardo Signoretti, ha avuto il compito di selezionare le vincitrici tra cento finaliste provenienti da tutta Italia. La corona firmata Xento è andata a Felicia Faller, in rappresentanza del Lazio, accompagnata da una borsa di studio presso la Casa dell’Attore di Manfredonia e Russo.
Ma quest’anno la Sardegna ha fatto sentire forte la sua voce: otto finaliste hanno rappresentato l’Isola, conquistando quattro importanti riconoscimenti.
- Matilde Meloni di Monserrato ha vinto Miss Web.
- Eleonora Piana, anch’essa di Monserrato, si è aggiudicata Miss Comune di Taormina.
- Michela Artizzu di Quartucciu ha conquistato Miss New Vecagel Service and Food.
- Luna Dechicu di Macomer ha ottenuto la borsa di studio per “La Casa dell’Attore”, l’accademia di recitazione di Giulio Manfredonia e Maria Rosaria Russo.
L’evento, patrocinato dalla Regione Siciliana, dal Comune di Taormina e dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia, ha visto la collaborazione di partner come Guess, Comer Sud, Gil Cagné, La Casa dell’Attore, Primadonna Collection, Caffè Verzì e Jean Klebert, e la trasmissione in diretta streaming su Youtube grazie a PVK Produzioni.
Con la chiusura del sipario, i patron hanno già annunciato la prossima edizione: il 6 settembre 2026 il Teatro Antico di Taormina tornerà a brillare di talenti, stelle e bellezza, pronto ad accogliere nuove aspiranti attrici e modelle da tutta Italia, con la Sardegna pronta a confermare la sua forza.

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