Nasce “La soffitta di Peo”, organizzazione di volontariato che aiuterà i malati e le loro famiglie
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Il desiderio dell'indimenticabile Pierpaolo Loddo è stato esaudito: aiutare chi si trova ad affrontare problemi di salute, offrendo gratuitamente assistenza burocratica per ottenere ciò che spetta alle famiglie e ai pazienti a livello sociale e sanitario
Nel 2021 l’intera comunità di Tortolì si è stretta intorno alla famiglia di Pierpaolo Loddo, il 41enne tortoliese mancato dopo tanti anni di battaglie contro la sclerosi multipla. Durante la sua vita Pierpaolo, nonostante la malattia, ha dato grande prova di coraggio, forza e positività.
Queste importanti lezioni di vita sono sopravvissute e continuano ad essere forti e presenti così come il ricordo di Peo, grande guerriero. Infatti, è nata di recente in Ogliastra un’organizzazione di Volontariato, “La soffitta di Peo” presieduta da Antonella Deiana, la mamma di Pierpaolo, che si occuperà di aiutare chiunque si trovi a dover affrontare problemi improvvisi di salute, indipendentemente dalla patologia, offrendo assistenza burocratica per ottenere ciò che spetta alle famiglie e ai pazienti a livello sociale e sanitario.
Questa era un’idea di Pierpaolo che è stata portata avanti dalla mamma Antonella, dalla zia Anna Rita e dai suoi amici e parenti e che oggi è una realtà. L’obiettivo primario dell’associazione, quello a cui teneva tanto Peo, è quello di alleviare il carico emotivo della famiglia dei malati nei momenti di più grande difficoltà.
Il progetto ora è guidato da Antonella Deiana insieme ad Alessandra Loi, Basilia Canzilla, Anna Rita Deiana, Maria Rosa Puncioni, Pietro Muceli, Francesca Corriga, Simona Tascedda e Giulia Muceli.
«Siamo felici di avere trovato uno spazio dove possiamo mettere a disposizione la nostra esperienza per aiutare gli altri – spiega mamma Antonella – Non possiamo dimenticare di ringraziare il sindaco di Girasole per essersi reso subito disponibile a trovarci uno spazio. Pierpaolo sarebbe contento di sapere che siamo riusciti a realizzare uno dei suoi sogni».
L’associazione è aperta a chiunque abbia bisogno di aiuto. I volontari sono disponibili ogni lunedì mattina dalle 9:30 alle 12:30 e ogni giovedì dalle 15:30 alle 18:30, presso la biblioteca comunale di Girasole.
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Lo sapevate? Il mostro sardo Su Scultone protagonista di un’avventura di Topolino
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Indiana Pipps e la valle della memoria perduta, storia italiana pubblicata su Topolino 2203 del 1998 e disegnata dal celebre Bepi Vigna, ha tra i protagonisti il celebre rettile-mostro ogliastrino
Indiana Pipps e la valle della memoria perduta, storia italiana pubblicata su Topolino 2203 del 1998 e disegnata dal celebre Bepi Vigna, ha tra i protagonisti nientepopodimeno che il celebre rettile-mostro baunese Su Scultone, che leggenda narra fosse stato ucciso da San Pietro.
Ma veniamo alla storia: Indiana Pipps fa una scoperta sensazionale ma tre misteriosi individui lo catturano. Nel frattempo, al sicuro a Topolinia, Topolino apre una lettera di Indiana che lo invita a raggiungerlo di tutta fretta proprio per renderlo partecipe della sua scoperta. Così il celebre topo dei fumetti approda in Sardegna, ma Indiana non ricorda nulla dei giorni precedenti. Ma come mai quest’amnesia? Questa la domanda dei due che si mettono quindi a investigare. Topolino e Indiana, dopo aver trovato nella tasca dell’archeologo un biglietto, giungono a Brunculungupuntu. Dopo che due pastori si rifiutano di dar loro informazioni, si rifugiano in un bar: mai decisione fu più saggia perché lì i due incontrano Kay Calvin, una reporter in cerca del famosissimo zoologo Olaf Oblung, giunto nell’Isola alla ricerca del temutissimo Scultone. Kay chiede proprio a Indiana perché sa che è stato proprio lui l’ultimo a vederlo, sebbene lui non ricordi ancora niente.
La reporter, Topolino e Indiana allora si mettono in viaggio. Lungo la valle trovano un indizio che svela che Indiana è stato lì, su questo non c’è dubbio. I tre, nella gola, sbattono su alcuni massi e perdono conoscenza. Si risvegliano in una valla paradisiaca, portati lì proprio dai pastori con cui avevano parlato poco tempo prima. Lì c’è anche lo zoologo che spiega loro che la tranquillità di quel posto, unita al fatto che non lo conoscesse nessuno, ha fatto sì che molte specie proliferassero indisturbate. Il professore quindi dà l’opportunità – dopo aver dato ai presenti degli occhiali speciali – di vedere il leggendario Scultone, e spiega anche il motivo dell’amnesia: chi guarda l’animale negli occhi senza gli occhiali, perde gli ultimi ricordi. I pastori non avevano svelato il mistero fino a rendersi conto che l’interesse delle persone era puramente scientifico, continua a parlare il professore, ma quando andranno via i ricordi di tutti verranno cancellati per preservare quel posto bellissimo e i suoi abitanti.
La reporter, però, a caccia di scoop, fa una foto all’animale e corre via verso la conferenza che ha indetto per svelare a tutti la verità. Ma prima della conferenza, quando il rullino viene portato a sviluppare, i due pastori, in accordo con il fotografo, scambiano la foto dello Scultone con quella di un asino. Quindi alla conferenza c’è solo… un bel po’ di risate!
Tornano quindi tutti alla valle e si sottopongono allo sguardo dell’animale leggendario, così dimenticano tutto e decidono di stare un po’ in spiaggia per rilassarsi, mentre dall’alto i pastori – con lo Scultone – li guardano, divertiti.
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