Lo sapevate? La statua del Redentore a Nuoro è dedicata a una donna. Sapete di chi si tratta?

Sull'imponente statua simbolo di Nuoro ci sono tantissime notizie curiose, che in molti non conoscono. Oggi ve ne raccontiamo alcune.
La statua di bronzo del Redentore è un’opera dello scultore napoletano Vincenzo Jerace collocata sul Monte Ortobene di Nuoro, a 925 metri sul livello del mare. Venne eretta nel 1901 in occasione del Giubileo.
Sulla bellissima statua simbolo di Nuoro ci sono tantissime curiosità. Una è quella più particolare.
Sul palmo della mano benedicente, rivolta verso la città di Nuoro, l’artista fece incidere una dedica per la moglie: “A Luisa Jerace, morta mentre il suo Vincenzo la scolpiva. Ai piedi della formazione rocciosa sulla quale è collocata la statua vi è anche una lapide a lei dedicata, che morì mentre il marito era impegnato nella realizzazione del monumento. Questa la romanticissima e struggente scritta:
Donne nuoresi candidi
vecchi pastori erranti
lavoratori spersi nella vallata aulente
A voi tutti che al cerulo
cadere della sera
volgete gli occhi oranti verso l’immenso altare
dell’Ortobene e al bronzeo
Redentore sorgente
Tra fior di rosee nuvole offrite il vostro cuore
ricordate la tenera
donna che là oltre mare
per voi inspirò l’artefice ed or sciolta dai veli
mortali eletto spirito
oltre i lucenti cieli
offre il fior della preghiera al Redentore
La sola statua senza piedistallo pesa due tonnellate. Venne fusa a Napoli e giunse in Sardegna via mare, suddivisa in varie parti che furono trasportate sulla montagna con carri a buoi e quindi assemblate.
Per molto tempo la statua risultò circondata da una gabbia di ferro e in molti pensarono che lo scultore la circondò della struttura metallica per paura di non essere pagato dal comitato ordinatore dell’opera.
Dopo l’armistizio che seguì la Seconda Guerra Mondiale, un militare tedesco in ritirata sparò una raffica di mitra contro la statua facendovi tre fori che furono poi chiusi alcuni anni dopo in occasione di un intervento di rinforzo.

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