Lo sapevate? Un tempo in Sardegna viveva la “iena cacciatrice”, un super predatore

Questo ienide preistorico era il super predatore della Sardegna del Pleistocene Inferiore: tra le sue prede preferite rientravano sicuramente alcuni animali ad essa coevi come il cinghiale nano e diverse specie di bovidi endemici
«Le isole solitamente sono territori poveri di grandi predatori, tuttavia la Sardegna è un’eccezione (o meglio era) dal momento che nel suo recente passato (in termini geologici) è stata popolata da diversi grandi carnivori.»
In questa nuova puntata de “La Sardegna in epoche lontane”, il dottor Daniel Zoboli, paleontologo dell’Università di Cagliari, ci spiega di più su un animale particolare, vissuto nella nostra Isola molti anni or sono.

Figura 1. Ricostruzione ideale di “iena cacciatrice” (D. Zoboli)
«Durante il Pleistocene Inferiore,» spiega Zoboli «stiamo parlando di circa 2 milioni di anni fa, viveva nell’Isola quello che possiamo definire un “super predatore”, una iena cacciatrice che è stata battezzata Chasmaporthetes melei (in onore del suo scopritore Giampietro Mele). Il fossile di questa iena sarda è stato ritrovato negli anni ’90 in un riempimento carsico del versante sud-orientale del massiccio calcareo del Monte Tuttavista, nel territorio comunale di Orosei. Le attività di cava hanno infatti “sventrato” questa parte della montagna mettendo a vista quelli che un tempo erano dei crepacci che si aprivano nelle rocce calcaree mesozoiche. All’interno di questi, nel corso degli ultimi due milioni di anni, si sono accumulati sedimenti (argille e sabbie) e ossa di animali preistorici… delle vere e proprie trappole naturali!»

Figura 2. Fossile del cranio della iena cacciatrice sarda (Museo Archeologico Nazionale di Nuoro)
«Chasmaporthetes appartiene a un gruppo di iene, oggi estinte, a cui i paleontologi hanno dato il nome di “iene cacciatrici”. Questi ienidi erano predatori caratterizzati da buone capacità cursorie che vissero durante il Pliocene e il Pleistocene Inferiore in Eurasia, Africa e America settentrionale. Le “iene cacciatrici” si differenziano da quelle odierne per una serie di caratteristiche morfologiche che indicano una dieta più ipercarnivora e una più marcata attitudine alla caccia. Tra queste caratteristiche vi sono arti lunghi e snelli adatti alla corsa, un muso largo e denti più adatti a tagliare la carne che a frantumare le ossa. Chasmaporthetes melei era dunque il super predatore della Sardegna del Pleistocene Inferiore, tra le sue prede preferite rientravano sicuramente alcuni animali ad essa coevi come il cinghiale nano e diverse specie di bovidi endemici. Il fossile della iena sarda e quelli di tanti altri animali preistorici ritrovati a Orosei possono essere ammirati nelle vetrine del Museo Archeologico Nazionale G. Asproni di Nuoro.»

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