Vandali in azione nel Golfo di Orosei.

Uno scoglio di una delle meravigliose cale di Baunei, “Isuili”, anche nota come “Cala degli Innamorati” (vicinissimo a Cala Birìala), è stato deturpato da ignoti. Il tutto sarebbe successo tra ieri e oggi. Qualcuno, con ogni probabilità arrivato via mare, ha pensato bene di marchiare la roccia con una bomboletta di colore azzurro. Tre lettere incomprensibili a caratteri cubitali che nulla hanno a che vedere con la bellezza selvaggia e incontaminata di questi luoghi.

Un gesto incivile che sta facendo subito molto discutere, dopo che la foto è diventata virale sul web. Il sindaco di Baunei Stefano Monni, intercettato da Vistanet, ha detto di essersi messo subito in stretto contatto con le Autorità di terra e di mare e ha assicurato che questo “gesto vigliacco non deve restare impunito”.

“Condanno fermamente questo gesto sconcertante – commenta a caldo Monni -. Si tratta di un atto vigliacco e delinquente. Le autorità sono già al lavoro per fare in modo che si accertino al più presto le responsabilità”.

La foto ha fatto il giro di internet ed è stata trasmessa anche dal Tg5.

Il ritrovamento della Pinguicula sehuensis, rarissima pianta carnivora endemica dei monti di Seui, è stato definito dal botanico Siegfried Jost Casper il contributo più significativo degli ultimi cinquant’anni alla tassonomia europea del genere Pinguicula. La scoperta, pubblicata nel 2014 sulla rivista scientifica Phytotaxa, è frutto del lavoro del geologo Marcello Cannas insieme ai professori Gianluigi Bacchetta (Università di Cagliari) e Lorenzo Peruzzi (Università di Pisa).

Avvistata per la prima volta nel 1992, la pianta è stata oggetto di studio approfondito a partire dal 2013. Bacchetta ha coordinato la ricerca sul campo e la classificazione botanica, mentre Peruzzi ha condotto analisi citogenetiche, rivelando che la Pinguicula sehuensis è una specie ancestrale, imparentata con la Pinguicula corsica, ma con tratti morfologici distintivi.

Questa pianta casmofita calcicola cresce esclusivamente in ambienti rocciosi calcarei esposti a nord-nord-ovest, tra i 1035 e i 1185 m di altitudine. Alta fino a 14 cm, ha foglie verdi-gialle disposte a rosetta e fiori viola con gola bianca. Si nutre intrappolando insetti con una sostanza mucillaginosa prodotta dalle foglie.

La Pinguicula sehuensis non è l’unica pianta carnivora della Sardegna: l’Utricularia vulgaris, specie acquatica, è presente nello stagno di Platamona presso Sassari.

Il territorio del Tonneri, dove è stata scoperta questa nuova specie, potrebbe custodire ulteriori endemismi botanici ancora da classificare.