Leggende sarde. La vendetta della strega Orgia, nella sua dimora di Esterzili
Secondo la leggenda, Orgia era una strega che aveva la sua dimora nel tempio. Un giorno gli abitanti non la vollero più e la cacciarono dalle loro terre. Orgia se ne andò, ma prima di allontanarsi volle vendicarsi lasciando in quel posto due orci: uno pieno di api e l'altro di musca macedda...
Sa omu ‘e Orgia ( La casa di Orgia) era un tempio a megaron, sul tipo dei templi greci, che si trovava presso Esterzili.
Ora di quel tempio non esistono che le fondazioni e il nome di Orgia ( o Giorgia), è riferito probabilmente a una sacerdotessa che lo custodiva.
Secondo la leggenda, Orgia era una strega ( per altri una fata) che aveva la sua dimora nel tempio.
Un giorno gli abitanti non la vollero più e la cacciarono dalle loro terre. Orgia se ne andò, ma prima di allontanarsi volle vendicarsi lasciando in quel posto due orci: uno pieno di api e l’altro di musca macedda.
Quando gli abitanti, dopo la sua partenza, andarono nel tempio e videro i due orci ben sigillati, perfettamente uguali tra loro, non osarono aprirli. Avrebbero voluto prendere le api per ricavarne del buon miele, ma il timore di aprire l’orcio che conteneva la musca macedda li frenò sempre, perchè se avessero sbagliato, avrebbero distrutto se stessi e il mondo intero.
Per questo motivo i due orci stanno ancora là, nascosti sotto la terra, nessuno sa più dove, e non furono mai aperti per timore del micidiale insetto.
Questa fu la vendetta di Orgia.
Leggenda tratta da “Leggende e racconti popolari della Sardegna” di Dolores Turchi, Newton Compton Editori.
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