Si è svolta ieri fra i calcari del Supramonte la 1^ Granfondo del Supramonte di Baunei dove 170 i bikers si sono dati battaglia sugli spettacolari sentieri dei pastori e dei carbonai, fra boschi di leccio e ginepri, pietraie e discese mozzafiato.

Gli sportivi hanno affollato e riempito di colori S. Maria Navarrese già da sabato pomeriggio. Ritrovo e partenza per la gara alle 10.00 da Pedrassa in direzione Supramonte, passando da Sa Contralba, Locorbu, Uttolo e raggiungere Bia Maore dopo aver attreversato il centro urbano di Baunei. La gara era di respiro regionale, la seconda tappa della Sardinia Cup e ha fatto convergere a S. Maria tantissimi appassionati di questa disciplina insieme a tanti accompagnatori che hanno fatto registrare il pienone nelle strutture ricettive già aperte.

“Il Comune di Baunei ha sempre dimostrato grande attenzione verso gli eventi sportivi outdoor ”, commenta il sindaco Stefano Monni –“e anche questa volta abbiamo patrocinato con convinzione questo evento che alla fine si è dimostrato un successo”.

La gara prevedeva un circuito ad anello della lunghezza di 36 chilometri oltre ad una passeggiata non competitiva. I bikers hanno dato spettacolo sui saliscendi, affrontati a grandissima velocità e con molta tecnica. Percorso che è stato molto apprezzato dai partecipanti e ha visto prevalere Marco Serpi della Arkitano MTB Club che ha chiuso in 1 ora e 41 minuti, precedendo di 3 minuti il compagno di squadra Enrico Onidi e Maurizio Olla della Karel Sport. Prima donna al traguardo Klaudetta Masia della Ciclobottega Factory Team che ha chiuso in 1 ora e 59 minuti.

Nelle postazioni sul percorso erano presenti i volontari coinvolti dalla Pro loco Annibale Simonini, che hanno controllato il regolare svolgimento in sicurezza. “Abbiamo partecipato con grande entusiasmo alla gara di MTB” dichiarano Bruno Barca e Mario Tegas volontari sul percorso, ed è stata un’occasione per trascorrere una bella giornata di sport e conoscere nuovi amici”.
Soddisfazione viene espressa anche da Andre Conti presidente della ASD Nurri-Orroli Mountan bike –“Siamo felici della buona riuscita della manifestazione e per questo ringrazio il Comune di Baunei, la Pro loco, i tanti volontari impegnati nelle postazioni lungo il percorso, la Polizia Municipale, i Barracelli e la Croce Bianca che hanno garantito che tutto filasse per il meglio”.
Gli atleti e gli organizzatori hanno prima pranzato sotto gli olivastri millenari e poi hanno concluso la giornata con le premiazioni.

La Sardegna vanta tradizioni culinarie uniche, alcune delle quali lasciano i turisti letteralmente a bocca aperta. Tra le specialità più sorprendenti e insolite dell’isola, quattro piatti emergono per la loro stranezza e per l’originalità delle storie che li accompagnano.

Le orziadas sono piccole anemoni di mare che vivono lungo le coste sarde: con i loro tentacoli lunghi e velenosi, non sono certo facili da consumare e richiedono mani esperte per prepararli. I turisti che le hanno assaggiate raccontano di un gusto sorprendente, salmastro e leggermente dolce, che resta impresso nella memoria più per l’esperienza che per il sapore.

Il casu marzu, probabilmente il formaggio più controverso del mondo, è un pecorino fermentato fino a diventare “vivo”, con larve che aiutano la maturazione.

Casu marzu

Accanto a questa eccentricità, molti visitatori hanno scoperto anche sa pompia, un agrume autoctono simile al cedro, utilizzato per creare dolci e liquori dal sapore unico. 

Infine, su filindeu è forse il piatto più raro e affascinante dell’isola: una pasta sottilissima preparata con un procedimento antichissimo, quasi estinto, custodito da sole dieci donne in tutta la Sardegna. Tirata a mano e servita con un brodo delicato di pecora, questa pasta offre un’esperienza gastronomica unica. 

Foto di Eliot Stein

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