Orgosolo, il paese sardo noto in tutto il mondo per i suoi murales carichi di significato politico e sociale, torna a far parlare di sé con una nuova opera collettiva. Ma questa volta non si tratta di un dipinto su muro: al centro dell’iniziativa c’è una scalinata, trasformata in simbolo di protesta e solidarietà.

Foto di Dolores Nieddu
A dipingerla sono state le donne del paese, immortalate mentre lavoravano fianco a fianco per realizzare un messaggio forte e visibile. I gradini sono stati colorati con le tinte della bandiera palestinese, nero, bianco, verde e rosso.

Foto di Dolores Nieddu
Accanto alla scalinata, sul muretto adiacente, sono comparse scritte “Palestina Libera”, affiancate da mani insanguinate disegnate a simbolo del dolore, delle vittime innocenti e della violenza subita dal popolo palestinese. Un’immagine che scuote, che provoca, che pretende attenzione.

Foto di Dolores Nieddu
Questa iniziativa non è solo un atto artistico, ma una presa di posizione civile e collettiva. Con questo gesto, la comunità di Orgosolo manifesta apertamente il proprio dissenso contro le stragi di civili a Gaza, esprimendo vicinanza e solidarietà a chi soffre sotto il peso dell’occupazione e della guerra. Ancora una volta, da questo angolo di Barbagia arriva un messaggio potente: stare dalla parte degli oppressi, chiedere giustizia, invocare pace e difendere i diritti umani, senza paura di esporsi.
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Foto di Dolores Nieddu
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