Dopo anni di attesa, si apre un nuovo capitolo per il futuro del Trenino Verde della Sardegna. La Proposta di Legge n.307, presentata il 18 settembre 2020 e intitolata “Disposizioni per la gestione e la valorizzazione delle Ferrovie turistiche della Sardegna”, è approdata in questi giorni alla IV Commissione regionale. Il testo verrà unificato con la Proposta di Legge n.52 per la “Regionalizzazione della legge 9 agosto 2017, n. 128”, creando così un percorso normativo condiviso per rilanciare una delle infrastrutture storiche più amate dell’isola.
L’iniziativa punta a due obiettivi principali: da un lato preservare le infrastrutture storiche del Trenino, dall’altro stimolare lo sviluppo turistico, economico e culturale delle aree interne attraversate dalle sue linee.
Perché questo accada, secondo l’on. Salvatore Corrias, promotore della proposta, sarà fondamentale agire su due fronti: intervenire con urgenza sull’infrastruttura ferroviaria, in particolare nei tratti più fragili come la tratta ogliastrina da Lanusei a Seui passando per Niala; coinvolgere direttamente l’Assessorato regionale al Turismo nella governance della Fondazione Trenino Verde della Sardegna, prevedendone per legge l’ingresso come componente essenziale.
“Con questa nuova legge – spiega Corrias – vogliamo dare forza alla vocazione turistica del Trenino Verde, trasformandolo sempre di più in un volano di crescita per le zone interne dell’isola”.
Il Trenino Verde non è solo un mezzo di trasporto: è un simbolo identitario, un patrimonio storico e paesaggistico che da oltre un secolo racconta la Sardegna attraverso binari immersi in scenari unici. La sfida ora è quella di coniugare tutela e valorizzazione, garantendo sicurezza e infrastrutture adeguate, costruendo attorno ad esso un’offerta turistica integrata e sostenibile.
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