Molte sono nell’Isola le lingue di sabbia lambite da acque trasparenti che, sceniche all’inverosimile, lasciano il segno in chiunque le visiti: ecco spiegata l’indignazione degli utenti che, leggendo la TOP25 delle spiagge più belle del mondo secondo il noto portale Tripadvisor non hanno trovato le loro mete preferite, quelle del cuore.

Anzi, addirittura in classifica compare una sola meta italiana: la Spiaggia dei Conigli, a Lampedusa, si accaparra l’ottavo posto.

In prima posizione, Baia do Sancho, in Brasile, seguita da Eagle Beach (Aruba) e da Cable Beach (Australia). E poi, ancora, Cuba, Hawaii, Florida, Georgia, Australia, Spagna, Bali e tante altre mete.

Ma capiamo meglio come mai gli eden terrestri sardi non figurano in questa classifica di bellezze.

Il motivo in realtà è molto più semplice di quanto non si possa credere: ogni anno Tripadvisor premia le località più belle del mondo ma lo fa in base alle opinioni dei viaggiatori, che lasciano le proprie recensioni sul portale. Quindi, è subito comprensibile il fatto che i numeri dell’Isola non riescano ad eguagliare quelli di mete prese d’assalto da turisti d’ogni dove da decenni – come il Brasile, ad esempio.

Quindi, ci sta pensare che in quei 25 posti alcune delle spiagge isolane avrebbero fatto un figurone, ma non c’è nessuno sgarro. E ha ragione chi, in un commento sullo sconfinato mondo del web, scrive, prendendola con filosofia: “In effetti la Sardegna non è del mondo, perché è il Paradiso”.

La Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti, in seguito a diversi casi di sospetta intossicazione alimentare legati alla Fiesta Latina, evento tenutosi dal 22 al 25 luglio a Monserrato.

Otto le persone ricoverate, sette a Cagliari e una, un bambino di 11 anni in condizioni gravi, a Roma. Altri tre casi sospetti sono in fase di accertamento.

Le indagini, condotte dai carabinieri del NAS, si concentrano su una salsa guacamole confezionata, utilizzata in un chiosco di street food dove avrebbero mangiato tutti i pazienti colpiti.

L’evento era proseguito a Tortolì, in Ogliastra, ma al momento non risultano casi collegati in quella zona.

Tra le ipotesi di reato al vaglio, lesioni personali e distribuzione di alimenti pericolosi. Sono stati prelevati campioni per le analisi, ma le confezioni effettivamente usate a Monserrato erano già state smaltite.