Lo sapevate? In Sardegna esiste un enorme zuccherificio abbandonato che – per malasorte – non entrò mai in funzione

Venne costruito in pompa magna ma non entrò mai in funzione: ecco cosa accadde e dove si trova questo zuccherificio ormai abbandonato
Lo zuccherificio di San Michele, tra Sanluri e Villacidro (SU), merita sicuramente una menzione tra quelli che sono i luoghi, in Sardegna, che sono stati abbandonati al loro destino.
Gli amici di www.sardegnaabbandonata.it hanno raccontato bene quella che è stata la travagliata storia della struttura.
Nel 1827, l’ingegner Masoero effettua nel borgo di San Michele dei sopralluoghi con l’idea di prosciugare lo stagno e bonificare la fertile piana. Quattro anni più tardi, nel 1831, l’ingegner Carbonazzi prende in mano il suo progetto e coinvolge persino il Re di Sardegna Carlo Alberto. Così, nel 1838 il Sovrano incarica tre imprenditori francesi di iniziare i lavori, battezzando l’opera – destinata al figlio – come “Stabilimento Agrario Vittorio Emanuele II di Sanluri”.
Venne costruito in pompa magna ma non entrò mai in funzione: ecco cosa accadde e dove si trova questo zuccherificio ormai abbandonato
Come racconta il sito Sardegna Abbandonata, però, i lavori partono in grande, ma non sono ben visti dalla popolazione e dai politici locali per questioni di espropri ed errori tecnici. Una delle prime strutture sorge in località Santu Miali (San Michele), dove la società francese costruisce una casa colonica e un edificio dove venne collocata la macchina per la fabbricazione dello zucchero.
Ma lo zuccherificio non entrò mai in funzione: nel 1841, poco prima dell’inaugurazione ufficiale, venne distrutto da un devastante incendio che lo ridusse in condizioni non dissimili da quelle di totale abbandono in cui versa oggi.

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