La tragedia di Montevecchio: l’8 marzo sardo, in quel tragico giorno morirono 11 lavoratrici

La tragedia di Montevecchio: l’8 marzo sardo, in quel tragico giorno morirono 11 lavoratrici

Dieci ore di faticosissimo lavoro, trascorse a spaccare pietre e selezionare il materiale, sotto il severissimo controllo dei caporali. Per chi non lavorava sodo o si perdeva in chiacchiere la pena era la rinuncia alla paga giornaliera. Una paga ben misera e nettamente inferiore rispetto a quella di un uomo, per un lavoro comunque faticosissimo e svolto spesso all’aperto, esposte alle intemperie o al massimo in baracche di fortuna.

Marianna Bussalai, antifascista e madre nobile del sardismo. Sua l’intuizione “Sardigna no est Italia”



La sua dedizione all'autonomia e alla libertà si manifestò attraverso la sua militanza nel Partito sardo d'Azione e la sua ammirazione per Lussu, esule a Parigi. La casa di Marianna a Orani divenne un punto di riferimento per l'antifascismo, accogliendo uomini e donne impegnati nella resistenza contro il regime.