Carpe, trote e tinche: anche in Sardegna si pescano i pesci di acqua dolce. Ecco dove e quali sono le regole

Nei fiumi e nei laghi sardi si pescano sia specie autoctone, sia - purtroppo o per fortuna - numerose specie comuni, che hanno mano a mano soppiantato o prevaricato i pesci originari dell'Isola, molto più piccoli e fragili da un punto di vista ecosistemico.
Quando ci riferiamo alla pesca in Sardegna è facile pensare subito all’abbondante e diffusa attività di cattura dei pesci di mare. In realtà nell’Isola l’uomo ha sempre pescato negli specchi di acqua dolce, anzi probabilmente è stata questa la prima pesca praticata dalle popolazioni antiche.
Il mare era infatti una “creatura” spaventosa e pericolosa mentre fiumi e laghi, con le loro placide acque, offrivano materie prime preziose per la sopravvivenza.
Ancora oggi la pesca nei bacini idrografici interni della Sardegna è un’attività degna di interesse e praticata da molti. Nei fiumi e nei laghi sardi si pescano sia specie autoctone, sia – purtroppo o per fortuna – numerose specie comuni, che hanno mano a mano soppiantato o prevaricato i pesci originari dell’Isola, molto più piccoli e fragili da un punto di vista ecosistemico.
In questa carta della Regione Autonoma della Sardegna troviamo tutte le specie attualmente presenti con la distinzione tra quelle autoctone e alloctone.
Come si può vedere ci sono la trota sarda e la trota comune, nel secondo gruppo la cagnetta, la lampreda e lo spinarello (Autoctone), la trota iridea e il cobite (alloctone). Nel terzo gruppo il latterino (autoctono) e le specie forestiere di persico reale, alborella, tinca, pesce gatto, triotto, gambusia, persico trota, scardola, carpa, carassio e pseudorasbora. Nell’ultimo gruppo l’anguilla (il più diffuso di tutti), l’alosa e il muggine che sono locali, il persico sole che è stato introdotto successivamente. L’agone e il luccio cisalpino sono invece specie lacustri, il primo originario, il secondo chiaramente alloctono.
Ma come si pesca in Sardegna?
Come spiega il sito istituzionale Sardegna Ambiente “i periodi e le dimensioni dei pesci per la pesca nelle acque dolci sono regolamentati dal Decreto dell’Assessore della difesa dell’Ambiente 10 maggio 1995 n° 412 “Disciplina dell’attività di pesca, dimensioni dei pesci, molluschi e crostacei: disciplina della pesca del novellame, pesca del bianchetto e del rossetto””.
Ecco una sintesi di come è consentita la pesca:
- Trota iridea………..Cm 20………..Dal 30/10 al 28/02
- Trota europea…….Cm 20………..Dal 30/10 al 31/01
- Persico reale………Cm 20………..Dal 01/04 al 31/05
- Persico trota……….Cm 20……….Dal 01/04 al 31/05
- Tinca………………..Cm 20……….Dal 01/04 al 30/06
- Carpa……………….Cm 30……….Dal 01/04 al 31/05
- Agone-Alosa………Cm 25………..Dal 01/04 al 30/05
- Anguilla…………….Cm 28
Questi i quantitativi permessi:
SALMONIDI: kg. 1 di cui non più di 5 esemplari di trota iridea e 5 esemplari di trota fario;
PERCIDI: kg. 2 di cui non più di 10 esemplari di persico reale e 10 esemplari di persico trota;
CIPRINIDI: kg. 15 di cui non più di 10 esemplari di tinca e 10 esemplari di carpe;
CLUPEIDI: kg. 2 dicui non più di 10 esemplari di alosa (agone o chepia)
Anguille: kg. 1
LICENZE
L’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale – Servizio pesca e acquacoltura – informa che, a decorrere dal 1° gennaio 2019, sono cambiate le modalità per l’esercizio della pesca sportiva nelle acque interne della Sardegna. In particolare, non verranno più rilasciati libretti per la pesca sportiva e la tradizionale licenza di pesca verrà sostituita dalla ricevuta di versamento della tassa di concessione regionale che dovrà essere esibita unitamente alla ricevuta di avvenuta compilazione della comunicazione di esercizio della pesca sportiva nelle acque interne della Sardegna.
Queste le tipologie di licenza attualmente in vigore:
Pescatori professionisti – licenza tipo A (di durata quinquennale)
Ai pescatori professionisti viene rilasciata la licenza a condizione che siano iscritti nel registro dei pescatori e all’I.N.P.S.
Pescatori sportivi residenti – comunicazione (di durata quinquennale)
Residenti in Sardegna e pescatori sportivi residenti all’estero che siano nati in Sardegna
Pescatori sportivi non residenti – comunicazione (di durata trimestrale)
Non residenti e più specificamente:
– pescatori residenti all’estero, che non siano nati in Sardegna;
– pescatori residenti in altre regioni italiane che non siano titolari di licenza di pesca di tipo b o titolo equipollente;
– pescatori titolari di licenza di pesca di tipo b o titolo equipollente rilasciato da altre regioni.

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