Lo sapevate? In Sardegna ci sono delle grotte che i nuragici usavano come templi

Sono un complesso carsico di 540 milioni di anni fa ancora "‘vivo" perché le formazioni calcaree sono in continua evoluzione: ecco come lo usavano i nuragici
C’è una magia che riposa nel sottosuolo dell’Iglesiente, quella creata dalle grotte di su Mannau, nel territorio di Fluminimaggiore, nella Sardegna meridionale.
Sono un complesso carsico di 540 milioni di anni fa ancora “‘vivo” perché le formazioni calcaree sono in continua evoluzione.
L’antro s’insinua per otto chilometri nel cuore della terra con due rami principali: quello sinistro originato dal fiume Placido, con spettacolari condotti e saloni, quello destro, il maggiore e quasi ‘orizzontale’, originato dal fiume Rapido. La lunghezza totale è di 8 chilometri ed il punto più alto è di 153 m.
La parte visitabile è composta da numerose sale abbellite con concrezioni, stalattiti, stalagmiti (la più alta misura 11 metri), colonne che si innalzano fino a 15 m, cristalli di aragonite, laghi sotterranei.
La sala archeologica è un grande tempio ipogeo sin da epoca prenuragica: i resti di lucerne a olio, ritrovati qui, ricordano i riti del culto dell’acqua. Gli studiosi ritengono che anticamente fu un tempio ipogeico dove circa 3000 anni fa sacerdoti nuragici praticavano antichi riti legati all’acqua sacra ed in qualche modo collegato al tempio di Antas, non lontano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Primavera incantata al Parco Donnortei di Fonni: la natura si veste di poesia negli scatti di Annamaria Pirellas – FOTO

Attraverso l’obiettivo di Annamaria Pirellas, la primavera sarda rivela il suo volto più intimo e fragile, tra petali che si schiudono e silenzi colmi di vita.
Al Parco Donnortei di Fonni, la primavera si mostra in tutta la sua delicatezza, regalando uno spettacolo silenzioso e meraviglioso fatto di colori, fragranze e dettagli nascosti. A raccontarlo, con sensibilità e occhio poetico, è Annamaria Pirellas, autrice di una serie di scatti fotografici che catturano l’anima della stagione in fiore.
Le immagini immortalano fiori di campo primaverili, accarezzati dalla luce tenue di giornate incerte, impreziositi da gocce di pioggia e rugiada che si posano sui petali come perle. Una pioggia gentile che non offusca, ma esalta, trasformando ogni filo d’erba e corolle in gioielli naturali sospesi nel tempo.
Queste fotografie non sono semplici testimonianze visive, ma frammenti di poesia vegetale, capaci di evocare emozioni profonde e un senso di quiete. Il Parco Donnortei, immerso nel cuore del Gennargentu, si conferma ancora una volta come uno degli angoli più affascinanti della Sardegna, dove la natura si racconta con una voce autentica e discreta.
Attraverso l’obiettivo di Annamaria Pirellas, la primavera sarda rivela il suo volto più intimo e fragile, tra petali che si schiudono e silenzi colmi di vita. Un invito alla contemplazione e al rispetto per la bellezza semplice che ci circonda.

© RIPRODUZIONE RISERVATA