Arbatax, nuovo appuntamento del Caffè Letterario: domenica si parla del libro di Gian Luisa Carracoi

Ospite d'onore, di questa domenica, la scrittrice Gian Luisa Carracoi con il suo libro "Le torri d’Ogliastra. La Santa Cruzada y los cautivo".
Domenica 11 dicembre il “Caffe Letterario” invita tutti al nuovo appuntamento presso il Circolo Nautico di Arbatax a partire dalle ore 17.00. Ospite d’onore della serata, Gian Luisa Carracoi, che presenterà il suo libro “Le torri d’Ogliastra. La Santa Cruzada y los cautivo” .
La scrittrice nata a Bari Sardo, si è laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di Verona nel 2002 e da allora insegna nella scuola secondaria di primo grado.
Nel 2006 ha conseguito il titolo di Tecnico Superiore di Marketing Territoriale e da anni ha intrapreso un lavoro di ricerca appassionata per la storia e il patrimonio culturale del proprio paese e dell’intero territorio ogliastrino, a livello archivistico e di memoria orale. Scrive su L’Ogliastra, il mensile della Diocesi di Lanusei, occupandosi della rubrica “Terra nostra”.
Ha pubblicato per Aipsa edizioni “Bari Sardo e i suoi martiri. Ai Caduti e ai combattenti di tutte le guerre” (Cagliari 2019), e “Las Obrerias de Bary e la Causa Pia di Don Bernardino Pes” (Cagliari 2021). Inoltre socia della Sezione Sardegna dell’Istituto Italiano dei Castelli e Presidente della Delegazione dell’Ogliastra.
La sua ultima fatica letteraria “Le torri d’Ogliastra. La Santa Cruzada y los cautivos” (Cagliari, Aipsa edizioni, 2022) è un saggio, frutto di un certosino lavoro di ricerca, svolto principalmente presso l’Archivio di Stato di Cagliari, l’Archivo de la Corona de Aragón e Archivo General de Simancas, ripercorre la politica messa in atto tra il XVI e il XVIII secolo dalla monarchia spagnola per difendere i propri interessi commerciali sotto il vessillo della Santa Cruzada.
Lo studio sulla nascita e la vita delle torri costiere, focalizzata sul litorale dell’Ogliastra, lambisce i contenuti politici, militari e architettonici quanto serve per fornire le necessarie coordinate al lettore, ma con agile e piacevole scrittura l’attenzione dell’autrice vira sempre sulle persone, siano essi i grandi monarchi, i semplici alcaidi, gli schiavi o i loro redentori, dei quali vengono tracciati profili limpidi e coinvolgenti.
L’utilizzo di un duplice registro archivistico-narrativo, felicemente padroneggiato dall’autrice, restituisce un’antologia di vite spezzate a causa delle incessanti incursioni barbaresche e corsare, e così le leggende acquistano concretezza laddove i poveri cautivos finiti nei baños di Tunisi, Algeri o Costantinopoli, ricevono un nome e un cognome attraverso la forza rievocativa e certa delle fonti storiche.
A dialogare con la scrittrice, l’instancabile Margherita Musella, vera anima del “Caffè Letterario”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA