Prendete la regia di Michelangelo Antonioni, uno dei più grandi registi italiani di sempre, la voce suadente e ipnotica di Monica Vitti e i paradisi marini della Sardegna, e avete gli ingredienti di una delle scene più belle e suggestive del cinema italiano.

Il set è quello di “Deserto Rosso”, punto finale del ciclo dell’alienazione del celebre regista ferrarese e suo primo film a colori, l’ambientazione è quella della Spiaggia Rosa di Budelli, nell’Arcipelago della Maddalena.

Antonioni rimase letteralmente stregato dalla bellezza di questi luoghi e scelse la celebre caletta dell’isolotto maddalenino per usarla come sfondo da dare alla favoletta che Monica Vitti (Giuliana nel film) racconta al figlio.

Sono più di due minuti di grande poesia, scanditi da una regia magistrale e da una fotografia suprema realizzata da Carlo Di Palma. Il film fece incetta di premi, tra cui il Leone d’Oro a Venezia.

L’amore del cineasta italiano per la Sardegna è testimoniato anche dall’avveniristica villa (oggi abbandonata) progettata dall’architetto Dante Bini per le fughe d’amore di Antonioni e la sua musa, la stessa Monica Vitti di “Deserto Rosso”.

Un risultato importante quello raggiunto dal Liceo Classico “Leonardo da Vinci” di Lanusei, che nel nuovo report della Fondazione Agnelli si posiziona quinto tra i licei classici della Sardegna, ottenendo un punteggio di 68,41, a soli due centesimi dall’illustre Liceo Dettori di Cagliari.
Un piazzamento che testimonia la qualità dell’istituto ogliastrino e che l’amministrazione comunale di Lanusei ha voluto comunicare con grande soddisfazione.

Questo traguardo è il riconoscimento dell’impegno quotidiano di studenti e docenti, della solidità dell’offerta formativa e di quel clima di entusiasmo per le discipline umanistiche che da anni caratterizza il percorso del Liceo Classico lanuseino. La serietà del lavoro svolto in aula e la passione condivisa tra chi insegna e chi apprende emergono chiaramente dai risultati ottenuti dagli studenti nei successivi studi universitari, uno dei parametri principali considerati dalla Fondazione Agnelli.

Si tratta anche di un risultato che parla di crescita collettiva, un cammino costruito giorno dopo giorno grazie alla collaborazione tra scuola, famiglie e territorio. L’istruzione si conferma così una delle risorse più preziose per il futuro della comunità: investire nella formazione significa alimentare competenze, consapevolezza e opportunità.