Nella giornata di ieri, l’atleta di Tortolì Stefano Nieddu (già campione del mondo nella categoria – 90kg e secondo assoluto in tutte le categorie) ha trionfato agli Europei di Powerlifting che si sono svolti in Inghilterra.

L’ogliastrino – unico rappresentante della Sardegna -, è salito in pedana scena al Lynk Fitness a Brandon (Suffolk) una cittadina vicino Cambridge.

Nieddu, nella competizione ha prevalso nella specialità deadlift  (stacco da terra) nella categoria – 90 kg e inoltre si è aggiudicato il premio “best lifter” assoluto.

Il tortoliese, nonostante non sia arrivato all’appuntamento nelle migliori condizioni fisiche – appena rientrato da un lungo stop forzato – e lontano dal peso forma – 85,3 kg, ben 5 in meno – è stato capace di sollevare 285 kg, sfiorando l’impresa nella terza alzata a 322,5 kg.

Da sottolineare che nel maggio di quest’anno, l’ogliastrino è riuscito a eguagliare il record europeo e mondiale di specialità nella propria  categoria portandolo da 300 a 320 kg, in terza alzata in occasione della gara nazionale (Federazione wdfpf), in una tappa del campionato sardo.

Il prossimo obiettivo per Nieddu, saranno i prossimi Mondiali del 2023, dove tenterà di superare ancora i suoi limiti. Infatti dopo qualche giorno di riposo, inizierà a prepararsi al meglio per la gara iridata che si spera possa essere ospitata in Sardegna.

L’atleta si allena nella palestra BeneFitness ASD di Tortolì, ed è supportato nel migliore dei modi a livello fisico e mentale dall’allenatore Daniele Conchedda, fondamentale per il raggiungimento di questi incredibili risultati.

Il giovane talento, pratica il Powerlifiting da circa sei anni, uno sport concentrato interamente sulla forza fisica dell’individuo e sul miglioramento graduale delle proprie capacità.

In pochi sono a conoscenza del ritrovamento a Ussassai di una piccola statuina in bronzo raffigurante l’eroe greco Eracle in seguito ripreso dalla mitologia romana con il nome di Ercole.

Di notevole interesse storico e artistico, attualmente è conservata al Museo Diocesano di Lanusei, fondato nel 1992 da Mons. Antioco Piseddu, e inaugurato nel maggio del 1995.

Di questa statuetta era sconosciuta la provenienza, ma in seguito si è risaliti alla storia del suo ritrovamento.  A metà degli anni cinquanta del secolo scorso, durante i lavori di scavo per la costruzione dell’edificio delle scuole elementari di Ussassai, venne rinvenuta la preziosa statuetta, nel centro dell’abitato attuale, dall’impresario Vargiu.

Non fu eseguita nessuna ricerca successiva nella località del ritrovamento, s’ Enninnìa, e l’unico reperto ritrovato fu dato in custodia dal signor Deplano, segretario comunale all’epoca, all’allora sacerdote del paese Don Carta. Quest’ultimo fece dono della statuetta bronzea al vescovo ogliastrino Mons. Basoli, durante una visita pastorale a Ussassai, tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta.

Oggi “l’Ercole di Ussassai”, è conservato nella sezione numero uno del Museo Diocesano, come scritto in precedenza, ed è stato studiato minuziosamente da Giovanni Idilli.

La statuetta in bronzo di piccole dimensioni di fattura ellenistica, raffigura un Ercole barbuto, ebbro in segno di saluto, e risalirebbe al II secolo d.c., quindi in epoca romana. La statuetta è mancante della spalla e del braccio sinistro. Tanti sono i quesiti che pone questo reperto archeologico, in un territorio come quello di Ussassai ricco di testimonianze storiche e ritrovamenti di varie epoche.