Tortolì, un aiuto per le persone bisognose. Nasce oggi “La Casa di Betania”

Un luogo protetto per ospitare e tutelare i più bisognosi: un importante nuovo tassello nell'aiuto, in Ogliastra, alle fasce deboli
È stato inaugurato questa mattina, presso il complesso Caritas, un nuovo stabile, la “Casa di Betania”.
Si aggiunge, quindi, un nuovo importante tassello nel territorio ogliastrino nell’ottica della difesa e della tutela dei più bisognosi, un porto sicuro che ospita temporaneamente persone in difficoltà.
Sono 15 in tutto le camere con bagno (doppie e singole), tutte di nuova costruzione, che ospiteranno i bisognosi.
Il Vescovo di Nuoro e Ogliastra Monsignor Antonello Mura ha parlato stamane di questo progetto di fronte alle autorità militari presenti, a molti esponenti della Giunta Comunale tra cui il sindaco Cannas e il dirigente della ASL.
Grazie ai contributi dell’ 8× mille è stato possibile realizzare questa importante opera che oltre un alloggio mette a disposizione degli ospiti anche una stanza comune e la mensa.
«Sono grato alla Diocesi per questa importante opera che si ispira ai più veri e concreti principi cristiani di aiuto e sostegno ai poveri» ha commentato il primo cittadino di Tortolì Massimo Cannas.
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Lo sapevate? La roverella più grande e antica d’Europa si trova in Sardegna

Sardegna terra di alberi millenari e maestosi. Querce, ficus, ginepri, arbusti di mirto, magnifici olivastri e anche roverelle. Scoprite dove vive placidamente questo imponente albero che può vantare una circonferenza del fusto davvero impressionante e che ha compiuto la bellezza di mille anni!
Lo sapevate? La roverella più grande e antica d’Europa vive in Sardegna e ha quasi mille anni.
Sardegna terra di alberi millenari e maestosi. Querce, ficus, ginepri, arbusti di mirto, magnifici olivastri e anche roverelle. Scoprite dove vive placidamente questo imponente albero che può vantare una circonferenza del fusto davvero impressionante.
La Roverella, Quercus pubescens, la specie di quercia più diffusa in Italia. Appartiene alla famiglia delle Fagaceae ed è un albero a crescita lenta.
La roverella più vecchia d’Europa (chiamata anche Sa Melabrina, per la località) si trova a Illorai, in località Melabrìna, Foresta Burgos. Il tronco , alla base, misura 1150 cm e l’altezza è di 29 metri. Si ritiene abbia più di 900 anni. Un vero e proprio monumento vivente, uno dei più antichi d’Italia e d’Europa. La Regione Sardegna l’ha inserita tra i monumenti naturali con un decreto del 2015. Si trova addirittura a 850 metri di altezza sul livello del mare e fa parte di un sentiero, chiamato “dei grandi alberi”, dove vivono tante altre roverelle, lecci e alberi secolari.
Resistente all’aridità, è capace di adattarsi anche a climi relativamente freddi, la roverella è facilmente riconoscibile d’inverno in quanto mantiene le foglie secche attaccate ai rami, a differenza delle altre specie di querce.
Le doti di rusticità e plasticità di questa pianta, grazie soprattutto all’enorme vitalità della ceppaia, hanno permesso alla roverella, attraverso i secoli, di resistere agli interventi distruttivi dell’uomo.
Non lontano, sempre nel territorio di Illorai, vive un altro albero secolare che può vantare un aspetto molto curioso. In località “Sa Cariasa”, nello splendido parco comunale di Jscuvude, dove fortunatamente l’azione distruttiva dell’uomo è stata minima se non assente, è possibile vedere un singolare innesto naturale: un leccio e una roverella. Si tratta di una bizzarria botanica, questo albero vede fusi in un unico tronco una roverella e un leccio. La chioma da un lato porta le foglie sempreverdi del leccio e dall’altra quelle della roverella. Soprattutto in inverno il contrasto è particolarmente insolito.
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